giovedì 23 dicembre 2010

TANTI AUGURI DI UN FELICE NATALE E UN SERENO 2011



... il nostro fine, IL FEDERALISMO, per il quale stiamo combattendo da più di 20 anni, lo stiamo quasi raggiungendo, grazie ad Umberto Bossi e ai numerosi militanti e sostenitori che giorno dopo giorno portano avanti le istanze del nostro Movimento...un augurio quindi da parte nostra a tutti Voi, con l'auspicio che il 2011 sia l'anno del raggiungimento di quel fine e l'inzio di nuove battaglie, affrontate però con lo spirito che da sempre, ci caratterizza...

Sezione Lega Nord Oderzo

martedì 21 dicembre 2010

PER LA CASSAZIONE NON CI SONO LE "BELVE"

Nell'Agosto del 2007 a Gorgo ci fu la cruenta rapina che portò all'omicidio dei custodi della villa, i coniugi Pellicciardi. A seguito delle indagini sono stati arrestati 3 rapinatori: Naim Stafa, condannato all'ergastolo, Alain Bogdaneanu, il basista condannato a vent'anni di reclusione, e Artur Lieshi, suicidatosi in carcere.
Rimane l'ombra di un quarto complice rimasto sconosciuto, ipotesi poi scartata dagli investigatori.
Dopo due gradi di giudizio sul caso si è pronunciata la Suprema Corte di Cassazione che, da quanto si può aprendere da giornali e tv, ha confermato i reati di rapina e omicidio a carico degli imputati ma non ha ritenuto corretto il calcolo della pena fatto dai precedenti giudici. In particolare è stato contestato l'utilizzo dell'aggravante per aver agito con crudeltà e sevizie sulle vittime e il conseguente aumento di pena; per la Cassazione non doveva esser considerata. I motivi di questa decisione si potranno conoscere tra un pò, si può comunque presumere che non ci sia la certezza sull'autore delle torture. Di certo sarà la Corte di Appello di Venezia che, secondo le prescrizioni della Suprema Corte, dovrà rendere più "eque" le condanne, togliendo l'ergastolo a Stafa e riducendo gli anni di reclusione a Bogdaneanu.
È una sentenza che va contro il sentire comune, infatti a nessuno sembrava esagerato l'ergastolo per i delitti commessi e le modalità di realizzazione.
Sull'efferatezza degli omicidi non c'è alcun dubbio e lascia perplessi in molti il fatto che un reato così grave non sia punito con pene massime.
In tre hanno ideato e realizzato la rapina. E una rapina è sempre un gravissimo pericolo per la vita della vittima, tanto che l'omicidio è una conseguenza possibile e tutti ne sono responsabili. E dinanzi a un duplice omicidio spietato e crudele di vittime impossibilitate a difendersi la Giustistizia deve intervenire con forza e inflessibilità. Punire severamente chi con il proprio comportamento ha consentito il perpretarsi delle efferatezze sulle vittime e non ha fatto nulla per evitare patimenti spietati.

lunedì 20 dicembre 2010

STRAGE DI GORGO: il gruppo della Lega al Senato chiede al guardasigilli Alfano di verificare la sentenza della Cassazione

Riportiamo il testo del comunicato stampa con il quale il gruppo dei Senatori della Lega Nord ha fatto sapere di aver inoltrato, il giorno 6 dicembre 2010, un'interrogazione parlamentare, al Guardasigilli Alfano relativa alla sentenza della Cassazione sui fatti di Gorgo al Monticano.

"Non posso paragonare gli assassini di Gorgo alle bestie, perche' ho troppo rispetto per gli animali"; con questa citazione inserita nell'interrogazione al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, tutto il gruppo parlamentare della Lega Nord al Senato, primo firmatario Gianpaolo Vallardi, gia' sindaco di Gorgo al Monticano, chiede al ministro se è a conoscenza delle notizie di stampa e se ha elementi per confermarne la veridicità secondo cui la Corte di Cassazione con propria sentenza avrebbe annullato e rinviato in Corte d'Assise d'appello la condanna all'ergastolo per il sig. Naim Stafa e a vent'anni di reclusione per il Sig. Alin Bogdaneanu, colpevoli del duplice omicidio dei coniugi Pellicciardi uccisi il 21 agosto del 2007.
"La Corte di Cassazione - si legge nella interrogazione del gruppo della Lega Nord - sempre stando alle informazioni riportate dai mass media, avrebbe motivato l'annullamento della sentenza di primo grado confermata in corte d'assise d'appello e il rinvio in appello perchè la somma delle sevizie e delle crudeltà non costituirebbe aggravante in merito alla condanna comminata al sig. Naim Stafa e nel caso del Sig. Alin Bogdaneanu in quanto la pena comminata non sarebbe proporzionata al reato effettivamente commesso".
I senatori leghisti ricordano nella missiva ad Alfano "l'efferatezza, la violenza e la crudeltà con la quale furono barbaramente trucidati per futili motivi i coniugi Pellicciardi", e questo "ha provocato una ferita insanabile nel nostro Paese, e in particolar modo in provincia di Treviso con un senso di sconforto, di insicurezza e paura che tali delitti provocano nella cittadinanza, che possono attenuarsi soltanto con una risposta seria da parte dello Stato capace di assicurare alla giustizia i colpevoli e di comminare agli stessi condanne esemplari".
Si chiede ad Alfano una urgente "revisione del regime penitenziario anche alla luce di tale emblematico processo: non e' ammissibile che chi abbia cagionato un massacro con modalità così tanto efferate, non si veda applicare alcuna restrizione al regime carcerario come l'isolamento, la restrizione alla corrispondenza e i colloqui".
I senatori della Lega in proposito, fanno notare che il gruppo parlamentare ha presentato un ddl finalizzato ad estendere il regime di carcere duro previsto ex art. 41 bis c.p. anche agli autori di reati efferati come quello dei coniugi Pellicciardi o come il caso Sarah Scazzi".
Ad Alfano si chiede infine quali provvedimenti intenda adottare per garantire che "ai criminali assassini dei coniugi Pellicciardi sia comminata una pena congrua al delitto" e se lo stesso ministro non ritenga necessario promuovere e considerare favorevolmente iniziative legislative finalizzate a prevedere un carcere duro per tali omicidi.

Leggi il testo dell'interrogazione

martedì 14 dicembre 2010

" ..LA STORIA PRESENTA SEMPRE IL CONTO!" Grande successo la serata con Martinelli

La serata culturale di venerdì 10 Dicembre, organizzata dall’Associazione “Orgoglio Veneto” in collaborazione con la sez. Lega Nord di Oderzo (TV), con la speciale partecipazione del regista Renzo Martinelli, ha visto la presenza di un folto pubblico che ha accolto con entusiasmo il gradito ospite, invitato proprio per parlare della sua ultima fatica cinematografica in corso d’opera “11 Settembre”; il film, che uscirà nelle sale proprio l’11 settembre del 2012, racconta le gesta di un eroe ben poco conosciuto, ma che ha salvato l’Europa da una sicura islamizzazione: Padre Marco D’Aviano, un umile cappuccino la cui dote di grande predicatore e la sua venerazione per la Vergine Maria, ha portato l’esercito cristiano, composto da soli 70.000 uomini, a sconfiggere i 300.000 turchi nella storica battaglia di Vienna, proprio l’11 settembre del 1683.
La serata è stata la prosecuzione di una serie di incontri organizzati dalla stessa associazione, dedicati alla visione dei numerosi film del regista Martinelli (Porzûs, Vajont, Piazza delle Cinque Lune, Il mercante di Pietre..), ed è stata dunque un’ ottima occasione per la platea presente, per porre al regista domande sul suo ultimo progetto e sui precedenti lavori, le curiosità, gli aneddoti e su tutte le fasi dello sviluppo di una pellicola cinematografica.
La serata si è comunque incentrata sul tema principale, ossia l’espansione islamica in Europa: il confronto con la storia passata e gli avvenimenti nella società attuale.Un concetto fondamentale comunque è emerso: senza una presa di coscienza dell’intera società Europea, la cultura occidentale è destinata a soccombere sempre più e a scomparire definitivamente.
Come più volte ripetuto dallo stesso Martinelli:
"...i grandi sconvolgimenti della storia non arrivano con squilli di tromba e fanfare, ma silenziosamente e quando meno te lo aspetti ti ritrovi coinvolto in essi.
La storia alla fine, presenta sempre il conto!"

giovedì 9 dicembre 2010

COME LA GEOFISICA HA SALVATO DA SICURA DISTRUZIONE LA "MUTERA" DI COLFRANCUI


Fino ai primi anni '60 esistevano nel territorio trevigiano numerose piccole alture. Secondo l'opinione degli studiosi alcune di queste alture erano tumuli, altre luoghi destinati al culto, altre ancora antichi osservatori astronomici. La maggior parte di queste collinette è stata letteralmente rasa al suolo, quelle salvate si contano sulle dita di una mano.
La "Mutera" di Colfrancui si è salvata grazie ai risultati dell'indagine geofisica.
L'unico modo per evitare la distruzione della Mutera era quello di dichiararla struttura di interesse archeologico, ma occorrevano delle prove inoppugnabili. Si decise quindi di investigare la "Mutera" col metodo geofisico non invasivo denominato "Prospezione Magnetica". I risultati dell'indagine magnetica stabilirono la presenza all'interno della collinetta di una fornace, che il successivo scavo archeologico verificò essere di età romana. Lo scavo portò alla luce anche la sepoltura di un cavallo appartenuto ad un guerriero. La Mutera era salva.

venerdì 3 dicembre 2010

CONTRIBUTI ALL’OPITERGINO MOTTENSE PER LE ATTIVITÀ DEL CLERO E PER LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE

“Un sostegno concreto, vero, alle tante iniziative che promuovono anzitutto valori, rispetto ad attività che comunque sia costituiscono elemento di socializzazione”.
E’ il commento dell’assessore regionale Franco Manzato alla notizia dell’assegnazione di un contributo regionale destinate alla zona dell’opitergino mottense per la realizzazione di manifestazioni sportive o per la promozione, diffusione e pratica dell’attività sportiva.

In particolare, all’A.S.D. Pallamano di Oderzo sono andati 4 mila euro per la realizzazione del girone di qualificazione ai campionati mondiali femminili di pallamano 2011; altri 4 mila euro sono stati destinati al Moto Club Pradegal; un contributo di eguale entità è andato all’A.S.D. Scuderia Motor Group.
Infine 2 mila euro ciascuno sono andati ai seguenti gruppi sportivi: Sportivi Del Ponte A.S.D., A.S.D. Nuova Atletica 3 Comuni, Pedale Opitergino A.S.D..

Altri finanziamenti regionali sono andati pure a due parrocchie, nell’ambito del sostegno alle attività di culto e per lo svolgimento di attività senza scopo di lucro.
Alla Parrocchia dedicata alla Conversione di San Paolo Apostolo di San Polo di Piave sono stati assegnati 51 mila euro, mentre 20 mila euro sono stati destinati alla parrocchia di San Giacomo Apostolo di Colfrancui di Oderzo.

sabato 20 novembre 2010

SOLIDARIETA' AI VENETI ALLUVIONATI


Negli anni i Veneti hanno dimostrato di essere un Popolo, solidali con tutti quelli che ne avessero bisogno, ne è prova tangibile il terribile terremoto dell’Aquila.
Purtroppo ora è la Popolazione Veneta ad aver bisogno di aiuto e, per fortuna, la capacità di esser solidale dei Veneti non è venuta meno con la crisi; ne sono la prova le donazioni fatte sul conto corrente della Regione Veneto e quelle fatte tramite sms.
Solo le donazioni via telefono hanno raggiunto più di un milione di euro (1.224.616 euro fino al 17 novembre).
Il Presidente della Regione Zaia ha invitato privati e sedi istituzionali, a pubblicare il numero di telefono e il conto corrente postale negli esercizi pubblici e privati.
Ovviamente un cittadino può decidere se cogliere o meno l’appello del Presidenze Zaia, ma a nostro parere, una sede istituzionale dovrebbe aver già esposto (in cartaceo o via informatica) tali riferimenti.
Ad oggi tuttavia nel sito del Comune di Oderzo, http://www.comune.oderzo.tv.it/ non sono stati pubblicati ne le coordinate del conto corrente bancario ne il numero di cellulare al quale i cittadini possono inviare gli sms da € 2.00
Speriamo vivamente che questa sia solamente una temporanea dimenticanza, perché la volontà di aiutare delle persone in difficoltà deve esser al di sopra di ogni colore politico; speriamo dunque che nei prossimi giorni tale mancanza venga appianata.

domenica 7 novembre 2010

VENETO PERIFERIA DELL’IMPERO

LUCA ZAIA*

Il popolo veneto è stanco d’essere considerato come abitante della periferia dell’impero,
buono da “mungere” per riempire le casse imperiali e nient’altro.
Questo è il Veneto nei primi giorni del dramma dell’alluvione.
Una periferia da relegare nelle pagine interne dei giornali,
tutti distratti da Ruby e dalla spazzatura onnipresente in alcune zone del Paese. “tanto i veneti fanno da sé”, è il messaggio che passava, “tanto sono gente laboriosa e ce la faranno”.
Siamo fieri di ciò che siamo, è vero, e orgogliosi di ciò che sappiamo fare, ma non siamo cittadini di serie B. Questo deve essere chiaro. Com’è chiaro che non saremo vittime di quella solidarietà a corrente alternata che vuole i veneti per 364 giorni all’anno come i generosi benefattori e gli instancabili contribuenti del fiume di denaro destinato a riempire le falle del Mezzogiorno, per diventare solo il 365° giorno, guarda caso quello in cui siamo noi ad avere bisogno del sostegno di tutti, il popolo autosufficiente per eccellenza.
Non è né giusto né etico.
Degli aiuti ne faremmo a meno se potessimo, sì. Ne faremmo a meno se fossimo già il Veneto autonomo nell’Italia federale che sogniamo e per il quale stiamo lavorando, padroni di gestire il nostro denaro e, così, ottimizzare i servizi sul nostro territorio, investire in infrastrutture, nell’ambiente. Ma non siamo ancora autonomi, non siamo ancora nella stagione della responsabilità”, quando tutti gli amministratori pubblici, dalle Alpi all’Etna, saranno chiamati a rispondere davanti ai cittadini di come e quanto denaro viene speso per ciascun territorio.
Forse, quando il quadro della politica e dell’amministrazione della cosa pubblica in questo Paese sarà ripulito dalla farraginosità della burocrazia e più comprensibile a tutti, quando con il federalismo il legame tra cittadini e amministratori sarà diretto e fondato sulla responsabilità, allora diventerà più difficile “distrarsi” e riempire pagine e pagine di inchiostro su Ruby e sulla spazzatura, ignorando la tragedia di un territorio fra i più ricchi e popolosi d’Italia.
Come sarà più difficile sventolare un tricolore o pensare a festeggiare l’unità, senza riempire questi simboli dei contenuti nuovi e moderni del federalismo, senza riconoscere prima a chi, come il Veneto, ha dato tanto, l’attenzione e la cura che gli sarebbero dovute, senza riconoscergli, semplicemente, il diritto a ricevere nel momento della reale necessità.
Questo momento è arrivato, insieme a quei cinquanta centimetri di pioggia per metro quadrato che hanno devastato case e imprese.
Nel dire questo non dimentico però di ringraziare quanti hanno dimostrato invece di volere bene al Veneto: la Protezione civile, i militari, le migliaia di volontari, i sindaci, i cittadini che si sono rimboccati le maniche sin da subito per sanare questa ferita.
Venerdì scorso il Consiglio dei ministri ha accolto la nostra richiesta dichiarando lo stato di emergenza per il Veneto e stanziando un primo aiuto finanziario. Un passo importante in un percorso che però è ancora molto lungo. Aspettiamo che il resto d’Italia batta un colpo.

* Presidente Regione del Veneto


CONTO CORRENTE ALL’UNICREDIT

La Regione del Veneto, come promesso dal presidente Luca Zaia ai tanti veneti che lo chiedevano, ha attivato un conto corrente presso Unicredit Banca.

Ecco le coordinate bancarie per contribuire all’emergenza maltempo:

CODICE IBAN

IT 62 D 02008 02017 000101116078




mercoledì 27 ottobre 2010

AVVISO

In questi giorni, al nostro blog sono arrivati parecchi commenti su vari articoli pubblicati nell'ultimo periodo.
Di questo siamo molto felici perchè il confronto ci aiuterà ad instaurare un rapporto con tutti i lettori.
A questo proposito gli amministratori hanno deciso di pubblicare solo i commenti contrassegnati da un nome di persona reale o da uno pseudonimo: nell'atto di invio del commento è possibile scegliere una delle due opzioni sopra descritte.
Non saranno quindi pubblicati i commenti anonimi e ovviamente tutti i commenti offensivi.
Sarà nostra cura e nostro interesse pubblicare tutti i commenti regolari in quanto come già detto crediamo fermamente nel confronto, principio che sta alla base della creazione di un blog.
Ringraziamo tutte le persone che hanno letto e/o commentato con la speranza che continueranno a farlo.

sabato 23 ottobre 2010

GIRO GIRO TONDO…CASCA ODERZO

Come tutte le mattine, gli opitergini, ancora con gli occhi assonnati e il calore del letto addosso, si immettono nella Postumia per dirigersi al lavoro; percorrono via I° tronco, chi in un senso e chi in un altro, e si ritrovano bloccati dalla rotonda fra la Postumia e via Spinè, in questi giorni in fase di completamento.
La rotonda è un’opera fondamentale su questo nessuno ha dubbi, già le passate amministrazioni avevano formulato l’ipotesi di trasformare l’incrocio in rotonda per mettere in sicurezza la strada, oltre che per risolvere evidenti problemi alla circolazione stradale.

Le perplessità sorgono oggi, valutando il lavoro definitivo.
Gli automobilisti si saranno resi conto della difficoltà che si presentano, soprattutto nelle ore di punta, nella semplice operazione di immissione in rotonda: non c’è spazio sufficiente per l’arresto, per la frenata, non c’è spazio per effettuare manovre anche d’emergenza. Per evitare spiacevoli malintesi i diligenti automobilisti si ritrovano costretti ad aspettare in code che non si vedevano neppure quando c’era il semaforo.
Per non parlare delle prodezze acrobatiche che sono costretti ad effettuare i guidatori degli autobus di linea: quotidianamente partendo dal parcheggio sito in via per Piavon per raggiungere il Piazzale delle Corriere (o viceversa) devono svoltare in una rotonda dove a malapena passa una utilitaria costretti, da una progettualità non ragionata, a bloccare un traffico già di per sé caotico.
Si è dichiarato che sarà messo a punto un sistema efficace di blocco agli autoarticolati, ma si è pensato alle corriere? Si è pensato ai furgoncini che ogni giorno entrano nel centro di Oderzo?
Questi non sono camion ma hanno comunque un volume di ingombro simile e faticano a fare manovra.
Altro nodo spinoso poi è l’immissione della quinta strada, quella che accanto all’edificio dell’ex Pernova: uscire da lì continua ad essere pericoloso. Il problema che la rotonda doveva risolvere in realtà continua ad esserci, ora reso complicato dal fatto che il flusso in rotonda è continuo mentre prima a regolare il traffico da quella via, c’era un semaforo.
Come abbiamo già detto la rotonda in questione era un opera di fondamentale importanza, ma attraverso una progettazione non ragionata rischia di portare solo gravi disagi ai cittadini.
Come i buoni vecchi padri di famiglia dicevano:
“Le péso el tacon del sbrego”.

mercoledì 6 ottobre 2010

CRISI O OPPORTUNITA’ PER IL MONDO?

“Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamo sempre la stessa cosa.
La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura. È dalla crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e la grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talento e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell’incompetenza.
La convivenza delle persone e dei Paesi è di trovare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfida la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. È dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno, poiché senza crisi il vento è una carezza. Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo.
Invece di ciò dobbiamo lavorare duro. Terminiamo definitivamente con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla”.
(Albert Einstein, 1955)

sabato 2 ottobre 2010

AVANTI FEDERALISMO!

Questa estate è stato dato il via libera del Consiglio dei Ministri al Decreto attuativo del federalismo fiscale riguardante i fabbisogni standard di Comuni e Province. Si tratta di una vera e propria svolta radicale!
Dal 2011 le spese dovranno essere programmate sulla base di «fabbisogni standard» non si seguirà più il criterio della spesa storica, con i suoi effetti noti... Chi più spende, più finanziamenti riceve, ma quando bastano i soldi? Una situazione che penalizza chi invece si impegna responsabilmente a ridurre la spesa pubblica. Finalmente tutto questo finirà.
Il decreto sui costi standard entrera' a regime entro 3 anni: un terzo sara' realizzato nel 2011, poi un terzo nel 2012 e un terzo nel 2013. Con il federalismo fiscale, la spesa relativa alle funzioni fondamentali di Comuni e Province sarà garantita attraverso tributi propri, compartecipazioni ed addizionali a tributi statali e regionali e la perequazione, che sostituiranno integralmente i trasferimenti statali.
Si tratta quindi di un passaggio graduale e definitivo il cui primo passo è capire a quanto ammonta la spesa da finanziare. Appunto calcolare il fabbisogno standard. L'incarico è stato affidato alla Sose (Società per gli studi di settore) che riceverà tutti i dati necessari dai Comuni e dalle Province, gli enti non collaboraranno saranno sanzionati con il blocco dei trasferimenti che ricevono. Lo schema di decreto legislativo di applicazione della legge sul federalismo fiscale è stato approvato dall'associazione dei Comuni, l'Anci, che ha giudicato positivi i criteri individuati per il calcolo dei fabbisogni standard.
Questi ultimi giorni sono importanti per una delle maggiori spese del bilancio regionale. Il 16 settembre il Governo ha presentato alla Conferenza delle Regioni la bozza di decreto Legislativo sui costi e i fabbisogni standard per la Sanità.
Brevemente il Decreto prevede l'individuazione di cinque Regioni virtuose,che abbiano garantito l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, in condizioni di efficienza e di appropriatezza, senza buchi nel bilancio. Sulla base di queste Regioni sarà calcolata la spesa sanitaria appropriata per poi calcolare, sulla base dei residenti, il finanziamento da concedere alle Regioni. Tutto questo per evitare che una stessa prestazione abbia notevoli differenze di costo, non sempre giustificate, tra le varie Regioni.
Ovviamente non sono mancate nè critiche nè perplessità, oltre a veri e propri attacchi a questa proposta. A questi vorremmo rispondere con le parole del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia:“il treno in corsa non deve fermarsi, e noi sul federalismo andremo avanti a 100 all’ora. Quando ti scotti con l’acqua calda - ha spiegato - hai paura anche di quella fredda. È un problema di fiducia, di credere che questa sia una grande partita. Sono inevitabili le fibrillazioni ma questa è l’ultima via per l’uscita del paese dal fango”.
I prossimi appuntamenti sono previsti probabilmente per il 4 ottobre, o il giorno successivo, con l'incontro tra i Presidenti delle Regioni ed esponenti del Governo mentre Giovedì 7 ottobre i Governatori torneranno a incontrarsi per una seduta ordinaria della Conferenza delle Regioni.
Il federalismo non si ferma!

martedì 21 settembre 2010

VOLONTA’ CHE…. LAMPEGGIA!


A tutti noi, a scuola guida, hanno insegnato che quando si è in presenza di semaforo giallo lampeggiante, ha la precedenza il veicolo con la destra libera.
Fin qui tutto facile, soprattutto se si parla di un semaforo posto su una strada poco trafficata, dove l’automobilista può rallentare, guardare a destra e sinistra e accingersi con tutta calma ad attraversare la sede stradale. Un po’ più complessa risulta la situazione quando a non funzionare correttamente è un semaforo posto su una strada principale fortemente trafficata.
Quest’ultima ipotesi è quella che si sta verificando proprio al semaforo sulla Postumia a Rustignè, il quale è da venerdì pomeriggio fermo sul giallo lampeggiante! La quantità di veicoli che transitano quotidianamente per quello svincolo stradale è pari a centinaia di migliaia di veicoli e ci sembra quantomeno improbabile che il traffico non possa risentirne, sperando ovviamente che non si verifichino, nel frattempo, dei spiacevoli incidenti fra veicoli.
In questi cinque giorni molti hanno atteso che la situazione venisse risolta, ma ancora nulla si è mosso dal comune; nessuno che si sia preoccupato di mandare dei tecnici a sistemare quel semaforo così fondamentale per la circolazione stradale di quel tratto di Postumia.
Speriamo, che anche al comune la voglia di fare smetta di lampeggiare e che si accenda, almeno in questa occasione, la luce VERDE!

mercoledì 15 settembre 2010

BUON COMPLEANNO PADANIA!

Il 15 Settembre 1996 a Venezia dinnanzi ad una folla di più di 100 mila persone, il Leader della Lega Nord Umberto Bossi proclamò la Dichiarzione d'indipendenza della Padania con la denominazione ufficiale di Repubblica Federale.
Oggi in occasione del 14° compleanno della Padania, vogliamo riproporre le parole e le immagini di quello storico giorno!


DICHIARAZIONE D'INDIPENDENZA:


"Noi, popoli della Padania convenuti sul grande fiume Po dall'Emilia, dal Friuli, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalle Marche, dal Piemonte, dalla Romagna, dal Sudtirol-Alto Adige, dalla Toscana, dal Trentino, dall'Umbria, dalla Valle d'Aosta, dal Veneto e dalla Venezia Giulia, riuniti oggi, 15 settembre 1996, in Assemblea Costituente affermiamo e dichiariamo:
Quando nel corso degli eventi umani diventa necessario per i Popoli sciogliere i vincoli che li legano ad altri, costituirsi in Nazione indipendente e sovrana ed assumere tra le nazioni della Terra il ruolo assegnato loro dal Diritto Naturale di Autodeterminazione, il rispetto che si deve all'opinione della Società Internazionale e dell'Umanità intera richiede che essi dichiarino le ragioni che li hanno costretti alla separazione.
Da tempo immemorabile abitiamo, dissodiamo, lavoriamo, proteggiamo ed amiamo queste terre, tramandateci dai nostri avi, attraversate e dissetate dalle acque dei nostri grandi fiumi;
Qui abbiamo inventato un modo originale di vivere, di sviluppare le arti e di lavorare;
Noi apparteniamo ad un'area storica, la Padania, che sotto il profilo socioeconomico è fortemente integrata al suo interno pur nella riconosciuta e rispettata diversità dei Popoli che la compongono;
Queste terre sono unite da legami tanto profondi quanto quelli delle stagioni che le governano, degli elementi che le plasmano, delle Genti che le abitano;
Noi quindi formiamo una comunità naturale, culturale e socioeconomica fondata su un condiviso patrimonio di valori, di cultura, di storia e su omogenee condizioni sociali, morali ed economiche;
La Padania è il nostro orgoglio, la nostra grande risorsa e la nostra unica possibilità di esprimerci liberamente nella pienezza delle nostre nature individuali e del nostro sentire collettivo;
La storia dello Stato italiano è diventata, al contrario, storia di oppressione coloniale, di sfruttamento economico e di violenza morale;
Lo Stato italiano ha sistematicamente occupato nel tempo, attraverso il suo apparato burocratico, il sistema economico e sociale della Padania;
Lo Stato italiano ha sistematicamente annullato ogni forma di autonomia e di autogoverno dei nostri Comuni, delle nostre Province e delle nostre Regioni;
Lo Stato italiano ha compromesso la serenità delle generazioni future della Padania, dilapidando enormi risorse in politiche truffaldine , assistenzialiste, clientelari e criminali che hanno portato la Padania e l'Italia in una situazione fallimentare ormai irreversibile;
Lo Stato italiano ha costretto con l'inganno i Popoli della Padania a soggiacere al sistematico sfruttamento delle risorse economico finanziarie prodotte dal lavoro quotidiano per sperperarle nei mille rivoli dell'assistenzialismo clientelare e mafioso del Mezzogiorno;
Lo Stato italiano ha deliberatamente tentato di sopprimere le lingue e le identità dei Popoli della Padania attraverso la colonizzazione del sistema pubblico di istruzione;
Lo Stato italiano ha imposto ai Popoli della Padania l'applicazione delle sue leggi inique attraverso una magistratura selezionata con criteri razzisti;
Lo Stato italiano ha cercato di dominare i Popoli della Padania affidando compiti e funzioni di ordine pubblico e di sicurezza a prefetti e forze di polizia garanti del più odioso centralismo coloniale;
Lo Stato italiano ha espropriato i popoli della Padania del loro potere costituente e si mostra sordo al grido di protesta che si alza sempre più alto;
Per queste ragioni
Noi siamo intimamente convinti che ogni ulteriore permanenza della Padania all'interno dei confini dello Stato italiano significherebbe lasciar spegnere lentamente ogni speranza di rinascita e annientare l'identità dei Popoli che la compongono:
Noi siamo consapevoli che la Padania libera ed indipendente diventerà il riferimento politico ed istituzionale per la costruzione dell'Europa delle Regioni e dei Popoli;
Noi siamo convinti che la Padania libera ed indipendente saprà garantire un contributo decisivo alla cooperazione, alla tolleranza ed alla pace tra i Popoli della Terra;
Noi oggi rappresentiamo, qui riuniti, l'ultima speranza che il regime coloniale romano che opprime la Padania possa presto finire;
NOI, POPOLI DELLA PADANIA
Poiché il coraggio e la fede di chi ci ha preceduto nella lotta per la libertà dei Popoli sono nostro retaggio e debbono indurci a farci irrevocabilmente carico del nostro destino;
Poiché vogliamo che i nostri atti siano guidati dal rispetto che dobbiamo a noi stessi, ai nostri avi ed ai nostri figli;
Poiché riconosciamo l'inalienabile potere sovrano di ogni Popolo a decidere liberamente con chi stare, come e da chi essere governato;
Poiché affermiamo il nostro diritto e la nostra volontà di assumere i pieni poteri di uno Stato, prelevare tutte le imposte, votare tutte le leggi, firmare tutti i trattati;
Poiché la Padania sarà tutti coloro, uomini e donne, che la abitano, difendono e la riconoscono, e poiché costoro siamo noi;
Poiché è infine giunta l'ora di avviare la grande impresa di far nascere questo nuovo Paese che noi battezziamo oggi con il nome Padania;
In nome e con l'autorità che ci deriva dal Diritto Naturale di Autodeterminazione e dalla nostra libera coscienza
Chiamando per voce delle nostre libere Istituzioni l'insegnamento di amore per la libertà e di coraggio dei Padri Padani a testimone dell'onestà delle nostre intenzioni


NOI, POPOLI DELLA PADANIA

solennemente proclamiamo:
LA PADANIA È UNA REPUBBLICA FEDERALE INDIPENDENTE E SOVRANA

A sostegno di ciò noi ci offriamo gli uni agli altri, a scambievole pegno, le nostre vite, le nostre fortune e il nostro sacro onore."

per vedere i video della dichiarazione di indipendenza (15.09.1996):

1^ parte

2^ parte

lunedì 13 settembre 2010

QUANDO UN POPOLO COME QUELLO PADANO CAMMINA, PIEGA LA STORIA

Anche quest'anno la Circoscrizione Opitergino-Mottense, ha partecipato alla "Festa dei Popoli Padani" in Riva degli Schiavoni a Venezia, una festa politica certo, ma anche un ritrovo fra miriadi di persone che hanno avuto l'occasione di passare del tempo insieme,confrontandosi e gustandosi la splendida giornata di sole.
Da un paio d'anni il mezzo utilizzato per raggiungere Riva degli Schiavoni è la motonave, quest'anno a bordo del "New Pirata", 150 sono state le adesioni, una grande compagnia unita dallo stesso ideale che ha attraversato il Sile per raggiungere poi la Laguna veneziana chiaccherando, giocando a carte, assaporando l'aria frizzantina di Settembre, mangiando dell'ottima sopressa e porchetta "de casada"(anche il buon cibo nostrano ci vuole per mantenere saldo lo spirito!)...e qualcuno, al ritorno,ha pure dormito.
Si sa, dietro una festa perfettamente riuscita c'è una macchina organizzativa imponente; per questo la Circoscrizione Opitergino-Mottense desidera ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e, che assieme agli altri padani, provenienti da Lombardia, Piemonte, Emilia, Romagna, ma anche dalle Marche, dall'Abruzzo e dal Lazio, hanno formato quel fiume di gente che univa un ponte all'altro, e che si è poi ritrovato sotto il palco della Manifestazione ad ascoltare i numerosi interventi degli esponenti politici.
In modo particolare vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere magnifica la giornata: dalla segreteria Provinciale,all'organizzativo della Circoscrizione, allo splendido "staff cucina" che con velocità e pazienza ha sfamato i 150 "naviganti".
La giornata è stata davvero speciale, perchè speciali sono le persone che ci hanno accompagnato.
GRAZIE A TUTTI!

giovedì 9 settembre 2010

"LA RICCHEZZA E' IL LUOGO DOVE SI VIVE"


Dopo le ultime dichiarazioni di Fini sul Federalismo, vogliamo proporvi l'ultimo articolo che il Sindaco di Pollica Angelo Vassallo, tragicamente ucciso in un agguato domenica 5 settembre scorso, scrisse al giornale L'Unità, articolo pubblicato dalla stessa testata a pag.7 di Martedì 7 settembre.

Un articolo che fa capire molto bene perchè il Federalismo sia una riforma necessaria soprattutto per il Sud d'Italia.

Crediamo sia la risposta più appropriata a chi ancora fatica a comprendere, o fa finta di non comprendere, che l'attuale "sistema Italia" così com'è, non può più funzionare...se la politica non cambia la rotta, sarà la stessa economia a farlo: è solo questione di tempo!

LINK ALL'ART.LO: "Vassallo: ricchezza è luogo dove si vive"..

sabato 4 settembre 2010

PREVENIRE… E’ MEGLIO CHE CURARE

Puntualmente ogni anno, con l’iniziare dell’esodo estivo si fa un gran parlare della sicurezza sulle strade un argomento che diventa ancora più importante proprio in occasione della fuga dalle città verso le località di villeggiatura. Autostrade affollate, code chilometriche che molto spesso portano con sé maxi tamponamenti.
Puntualmente ogni anno i telegiornali stillano classifiche su classifiche, mandano in onda servizi sul tema ed ogni anno immancabilmente gli incidenti non diminuiscono ma continuano inesorabilmente.
Il più delle volte le cause sono gli stessi comportamenti degli automobilisti che non rispettano le leggi del codice stradale, ma quante volte specie nelle strade locali, segnali poco visibili o strade che necessitano di manutenzione provocano incidenti?
Un esempio è di questi giorni proprio nel comune di Oderzo e precisamente all’intersezione tra Via Ronche di Sopra e Via Ronche di Sotto a Piavon, una segnalazione che ci è arrivata da dei cittadini che percorrendo in auto la strada sopraccitata ed effettuando la curva per imboccare Via Ronche di sotto si sono trovati di fronte un palo, sì, avete capito bene: un palo della segnaletica stradale.
Il palo, come si può vedere da foto allegata, non si trova sopra il marciapiede o vicino a quest’ultimo, ma ad almeno 30 cm di distanza e proprio sulla curva.
Il buonsenso ci dice che quella posizione è alquanto sbagliata e che il palo andrebbe subito spostato più vicino al marciapiede.
Un chiaro caso di come a volte, lo scorretto posizionamento della segnaletica stradale possa provocare incidenti coinvolgendo anche più mezzi.
Una segnalazione che vuol essere da suggerimento all’amministrazione comunale perché intervenga e metta in condizione di sicurezza quel tratto di strada.

martedì 31 agosto 2010

ANCHE UN SEMPLICE PAVE' PUO' CREARE INDECISIONE


In questi mesi gli opitergini e non solo, hanno potuto ammirare “l’opera” di degrado perseguita nei confronti della città dall’amministrazione comunale, che raggiunge il culmine nel Foro Boario.
La Piazza Foro Boario si ritrova con il pavé sollevato e pieno di buche, da una parte, ed “aggiustato” grazie ad un abile lavoro di “taglia e cuci”, dall’altra.
I tasselli della pavimentazione, causa usura del tempo, si stanno completamente staccando dal fondo lasciando spazio a buche pericolose e pietre vaganti ancor più rischiose.
Come molti cittadini avranno constatato il pavimento sconnesso porta le persone ad inciampare e a cadere rovinosamente a terra; stiamo parlando poi di una zona fortemente frequentata soprattutto nelle giornate del mercoledì, quando qui si tiene il mercato settimanale ed è quindi plausibile che un incidente del genere possa verificarsi.
Molti poi si domandano, come sia stato possibile sistemare il pavé in via Umberto I° così celermente, ma ancora non si sia fatto nulla per il Foro Boario, dato che nel periodo di inizio dei lavori la situazione al Foro era già problematica. L’unica soluzione trovata? Antiestetiche gettate di cemento sui buchi!!! Non certo un bel lavoro, e come se non bastasse non sono nemmeno stati tappati tutti. Proprio un bel segno di benvenuto ai visitatori di “Opitergium” che qui parcheggiano la macchina per raggiungere Piazza Grande e tutti i negozi e uffici del centro storico.
La disparità di trattamento fra via Umberto I ed il foro non trova una soluzione logica anche se probabilmente il Giro d’Italia ha contribuito sulla scelta, ma saremmo forse troppo cattivi a pensare una cosa del genere…
Speriamo vivamente che ancora una volta l’amministrazione non usi la scusa degli “innumerevoli” interventi già realizzati o del patto di stabilità e si metta al lavoro per trovare (ma già sa come fare) una soluzione organica che riporti a nuovo splendore il Foro Boario.

lunedì 30 agosto 2010

ECCO LA BOZZA DEL NUOVO STATUTO VENETO


Il capogruppo della Lega Nord al consiglio regionale, Federico Caner, assieme al capogruppo del Pdl, Dario Bond, hanno presentato la propria proposta di revisione dello Statuto regionale. L’architettura dello Statuto si caratterizza per l’approccio federalista e pone in risalto la distinzione tra la Regione intesa come istituzione e il Veneto inteso come patrimonio del popolo veneto.
Tra i punti più rilevanti presenti nella bozza c’è sicuramente la riduzione del numero dei consiglieri regionali, che dovrà essere definito dalla legge elettorale, nel rispetto di tutte le rappresentanze delle province più piccole. In secondo luogo è stata introdotta la questione di fiducia, che il Governatore può porre su atti e provvedimenti inerenti anche all’attuazione del programma di governo, anche per scongiurare l’eccessivo uso di manovre ostruzionistiche che comportano inefficienza e che impediscono l’approvazione delle leggi che servono ai veneti in tempi certi e rapiti.
Un capitolo importante è poi quello relativo al principio di federalismo a geometria variabile per gli enti locali, che avranno la possibillità di richiedere ulteriori competenze amministrative.

Per leggere l'intera bozza dello statuto regionale cliccate qui

mercoledì 25 agosto 2010

NUOVO STATUTO VENETO....ALLA CATALANA


E' di questi giorni la polemica scaturita dai maggiori giornali nazionali e locali, in merito alla proposta di Statuto della Regione Veneto promossa da Lega e Pdl.
Una proposta ritenuta razzista per il principio del "prima i veneti" e considerata pericolosa per la sua possibile deriva verso un modello Catalano.
Proprio in riferimento al probabile accostamento allo statuto Catalano, proponiamo un commento di un lettore, apparso su Il Corriere del Veneto del 19 Agosto scorso.

LINK ALL'ARTICOLO: "Il sogno (im)possibile del Veneto alla Catalana"...

Un articolo che consigliamo di leggere, poichè esprime chiaramente da dove deriva il desiderio di Autonomia che da tanti anni attraversa la nostra Regione.
Un aspetto che ancora molti faticano a comprendere, ma che è insito nell'essere e sentirsi Veneto.

sabato 21 agosto 2010

OPITERGIUM O GIUNGLA?


Da un po’ di tempo raccolgo le lamentele della gente che vive nel comune di Oderzo per il modo in cui sono tenute le nostre strade, dove lo sfalcio dell’erba è stato eseguito una sola volta o addirittura mai. In alcuni luoghi l’altezza delle erbacce è più alta delle automobili, per non parlare poi della proliferazione degli animali tipo bisce o ratti che nell’erba alta trovano il loro habitat. Le erbacce nascondono poi un’altra triste realtà e cioè l’abbandono di rifiuti di ogni genere che costantemente l’inciviltà produce. E questo non succede solo nelle piccole strade che attraversano la campagna opitergina, ma anche sulle strade principali, percorse anche da chi Oderzo la deve visitare: proprio un bel biglietto da visita!
Caro sindaco, cosa pensa di fare per risolvere questi problemi? Non ci risponda sempre nella stessa maniera e cioè che mancano i soldi e c’è il patto di stabilità che blocca!
Aprendo i giornali di questi giorni leggiamo come il comune di Meduna sta investendo nel fotovoltaico, come sta facendo il comune di Fontanelle, che ora grazie anche ad un contributo dell’Inail sistemerà scuole e palestra, il comune di Ponte di Piave sta istallando le telecamere per la sicurezza, a Salgareda hanno sostituito i vecchi scuolabus , a Chiarano dopo aver investito sul fotovoltaico stanno sostituendo i vecchi lampioni stradali con lampade di nuova generazione a led, a Gorgo al Monticano stanno realizzando marciapiedi e pista ciclabile lungo tutta la Postumia. Mi sembra che anche questi comuni siano alle prese con il patto di stabilità.
Da buon padre di famiglia come lei si proclama, poteva risparmiare con la festa dello sport o la rievocazione storica, dirottando i soldi delle sponsorizzazioni su progetti che riguardassero ad esempio la manutenzione delle strade, o invece di svendere al miglior offerente metri cubi di cemento in cambio di lavori senza un minimo di priorità e progettualità si poteva investire il ricavato di queste operazioni su degli impianti fotovoltaici che davano da subito un risparmio sulle bollette di energia che il Comune deve pagare e, con i contributi che lo stato (GSE) mette a disposizione, si potevano fare quei lavori che si rendevano necessari.

Il Segretario
Lega Nord Liga Veneta Oderzo
Policarpo Pezzutto


VOLETE VEDERE CON I VOSTRI OCCHI LA DIFFERENZA FRA ODERZO ED I COMUNI LIMITROFI? CLICCATE QUI

ARRIVA L'OPPOSIZIONE ANCHE IN CONSIGLIO??? FORSE...

E’ con soddisfazione che leggo sui quotidiani locali le prese di posizione del coordinatore del PDL Marcello Ferri e del neoeletto coordinatore del PD Andrea Erboso, al quale auguro un buon lavoro, nei confronti del sindaco Pietro Dalla Libera.
Critiche e perplessità che la Lega Nord ha sempre reso pubbliche sin dai primi giorni di insediamento di questa amministrazione, la quale si vantava e gridava ai quattro venti di essere una lista civica, che dimostrava tutta la contrarierà verso i partiti, avendo però al suo interno un assessore che era il candidato sindaco dell’allora Forza Italia Francesco Montagner e di un assessore pure vicesindaco che era il candidato del PD Bruno De Luca, senza contare poi i numerosi rappresentanti politici inseriti nei CDA nominati dal sindaco; solo la Lega Nord, primo partito ad Oderzo, è rimasta fuori da questo minestrone politico, questo per far capire che in questi quattro anni ad Oderzo ha amministrato una coalizione formata dalle liste che appoggiavano Dalla Libera, dal PDL e dal PD.
Spero che ora con queste uscite pubbliche fatte dai coordinatori del PDL e del PD si voglia fare chiarezza e si metta in primo piano il bene di Oderzo e non la vanità e l’orgoglio di solo alcune persone, non è mai troppo tardi, importante è che non ci si dimentichi velocemente di queste parole e che lo stesso sbaglio venga magari ripetuto tra pochi mesi, ma sono sicuro che su questo gli opitergini saranno vigili e sapranno chi premiare.
Noi della Lega Nord quando amministravamo Oderzo, cercavamo sempre di dare spazio alle minoranze che sedevano sui banchi di Ca’ Diedo, basta andare a vedere chi faceva parte dei CDA nominati da Covre e da Pujatti, sempre basandosi sulle capacità delle persone, il sindaco Dalla Libera però non conosce questi principi, ma sta amministrando Oderzo col pensiero di coprire posti importanti mirando solo alla prossima campagna elettorale.
Questa visione di politica ha portato Oderzo all’immobilismo progettuale, senza fare una graduatoria su investimenti e lavori da eseguire, e ora ci troviamo a dover cementificare la città svendendo il verde per realizzare opere improvvisate senza valutare impatti ambientali, priorità e vere utilità.


Il segretario
Lega Nord Liga Veneta Oderzo
Policarpo Pezzutto

giovedì 19 agosto 2010

PURA E SEMPLICE PROPAGANDA!


Ci è sembrato fuoriluogo l'intervento del Sindaco Dalla Libera alla vigilia del terzo anniversario della strage di Gorgo al Monticano. Fuori luogo e strumentale.

Già negli interventi dei giorni scorsi avevamo puntualizzato l'incapacità di questa amministrazione di rispondere con rapidità ed efficacia alle esigenze della città in materia di sicurezza, oggi ancora una volta, tirati nel dibattito politico dalle affermazioni del Sindaco ribadiamo alcuni concetti, sui quali non si può fare demagogia e li esponiamo per punti:

  • I dati divulgati dalla prefettura e riportati nei quotidiani dimostrano che i reati considerati 'minori' ma più vicini alla gente come le rapine e i furti in case e negozi sono raddoppiati rispetto al 2006.

  • Dal 2007 giacciono nelle casse comunali 30.000 euro per l'acquisto di telecamere per la videosorveglianza locale che l'amministrazione ancora non ha deciso di spendere perchè non ha un progetto.

  • Il progetto provinciale sulla videosorveglianza (che è indipendente da quello comunale) è in dirittura d'arrivo, il Sindaco ha avuto le conferme dalla Provincia e i finanziamenti sono già arrivati nel territorio.

  • I finanziamenti per l'ampliamento della caserma dei carabinieri di Oderzo sono stati ottenuti dalla Regione Veneto ( 500.000 euro a fondo perduto) grazie all'interessamento dell'Assessore regionale Manzato e dall'amministrazione leghista dell'allora Sindaco Pujatti, pertanto è giusto che Dalla Libera parli dell'opera come di un'opera da lui realizzata, ma che smetta di dire che chi lo ha precdeduto non aveva mosso un dito. Il Sindaco, dal canto suo, aveva la possibilità di attivarsi affinchè la Tenenza dei carabinieri diventasse Commissariato con un maggiore impiego di agenti sul territorio, scelta che non ha fatto.

  • Le ronde, che partirono spontaneamente nel 2007 da gruppi volontari di cittadini, vennero derise dal Sindaco perchè ad organizzarle era la Lega Nord. Venivano ritenute inutili. Ciò nonostante i cittadini hanno continuato a presidiare il territorio convinti che ogni piccolo gesto per la comunità potesse aiutare ad ottenere risultati nel campo della sicurezza. Oggi se Oderzo ha gli Osservatori Volontari Opitergini lo deve ad un Ministro della Lega, che con il decreto Maroni lo ha reso possibile grazie alle richieste che gli sono arrivate dal territorio, proprio da quei cittadini che il Sindaco aveva irriso.


  • Quando il Sindaco, nel suo intervento, parla di amministrazioni che per affinità politica non si scagliano più contro il Governo, di gente che fa tante chiacchiere ma che non combina nulla, lo invitiamo a riflettere sul fatto che comuni come Motta di Livenza, Ponte di Piave, Portobuffolè i fatti li stanno facendo indipendentemente dal loro colore politico. Il Sindaco dovrebbe inoltre informarsi maggiormente e lavorare più a stretto contatto con i colleghi del comprensorio, allora sarebbe aggiornato sull'andamento dei progetti comuni (come quello della sorveglianza provinciale) ed eviterebbe di fare brutte figure in pubblico. L'articolo di oggi testimonia ancora una volta che l'unico che si perde in chiacchiere è il Sindaco Dalla Libera, chiacchiere che non convincono più nessuno.
    Il 21 agosto è una data da ricordare e non da strumentalizzare, le scaramucce politiche lasciamole agli altri giorni dell'anno, ora è meglio lasciar parlare un rispettoso silenzio.


    Michele Sarri - Capogruppo LN-LV Comune di Oderzo
    Policarpo Pezzutto - Segretario LN-LV Sezione Oderzo
    Gianluigi Casagrande - Segretario LN-LV Circoscrizione Opitergino-Mottense

    sabato 14 agosto 2010

    DALL’ASCOLTO DEI CITTADINI PARTE L’AZIONE CONCRETA DELLA LEGA


    Lunedì 02 agosto, presso “I Laghetti” di Rustignè, si è tenuta una cena informativa sui temi dell’agricoltura e della caccia. Evento voluto e organizzato dalla sezione della Lega Nord di Oderzo , dopo aver raccolto la richiesta di numerosi cacciatori e agricoltori della zona .
    All’avvenimento erano presenti l’Assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato, l’Assessore regionale alla Caccia Daniele Stival, l’Assessore provinciale alla Caccia e Pesca Mirco Lorenzon e un gruppo di circa 100 persone fra cacciatori e agricoltori. Ospite inoltre della serata è stato il Presidente del Consiglio Regionale Veneto Clodovaldo Ruffato.
    Dopo il saluto e l’introduzione del Segretario della Lega Nord di Oderzo, Pezzutto ha preso la parola l’Ass. Manzato che ha incentrato il suo intervento sulla “rivoluzione” che sta avvenendo a livello di “Veneto Agricoltura”, ossia la riduzione del numero di dirigenti risparmiando così molte risorse che la Regione reindirizzerà per interventi concreti al settore agricolo. Altro aspetto trattato è stata l’istituzione dello “Sportello Unico”: da ora in poi gli agricoltori per le pratiche burocratiche, dovranno rivolgersi ad un unico sportello, si arriverà così a guadagnare tempo prezioso e a sburocratizzare il comparto. Saranno istituiti vari servizi di credito per un aiuto economico del settore agricolo. L’Assessore ha inoltre marcato l’importanza che ha per la Regione la valorizzazione di tutti i prodotti tipici locali a partire dai vini, non solo bianchi (Prosecco), ma puntando nei prossimi anni sulla promozione dei rossi del territorio.
    La serata è poi entrata nel vivo grazie all’intervento dell’Ass. Stival, dove è emerso quanto il settore della caccia e i cacciatori stessi, siano spesso contestati da associazioni ambientaliste e non, associazioni che non si rendono conto di quanto la pratica della caccia sia fondamentale per la salvaguardia del territorio soprattutto per quanto riguarda la caccia ai cosiddetti “nocivi” , ossia quelle specie (volpi, nutrie, corvi ecc.) che danneggiano le coltivazioni e ammazzano animali creando danni monetari sia agli allevatori, sia alle numerose famiglie che per uso personale tengono animali da cortile. Per le disposizioni date da alcuni Istituti Nazionali ( I.S.P.R.A. , TAR regionali..) la caccia ai cosiddetti “animali nocivi” non è permessa e i danni causati si ripercuotono così sulla Regione che ogni anno è costretta a sborsare 500 mila euro.
    Anche l’intervento dell’Ass. Lorenzon ha esplicato evidenze fondamentali: il territorio trevigiano è ricco di zone industriali ed abitate che male si conciliano con la pratica della caccia; per questo motivo è fondamentale che i cacciatori adottino delle pratiche di caccia corrette e rispettose, inoltre sarebbe doveroso poter limitare la pratica ai non residenti nel territorio trevigiano
    Sia l’Ass. Stival che Lorenzon hanno più volte ribadito come sia necessario che il federalismo si estenda anche alla caccia, ovvero dovrebbero essere Provincia e Regione a definire quali siano gli animali “nocivi”, quale il rapporto fra territorio e numero di cacciatori, quali i periodi di caccia ottimali, in quanto ogni territorio ha le sue peculiarità difficilmente gestibili a livello centrale.
    Alla fine degli interventi si è dato spazio al dibattito grazie al quale molti dei presenti in sala, hanno potuto rivolgere domande e suggerimenti agli amministratori presenti, un chiaro segnale di come solo la Lega Nord riesce a creare un legame stretto tra la politica ed il territorio, tra l’amministratore e la sua gente.

    lunedì 9 agosto 2010

    IN VENETO PRIMA MONDIALE: CENTRALE A IDROGENO

    Da molti l'idrogeno è indicato come il vettore energetico del futuro e il 12 luglio a Fusine(Ve) il futuro è diventato realtà! Infatti è stata inaugurata la prima centrale a idrogeno del mondo di dimensioni industriali.
    Quasi da non crederci, una energia veramente pulita che sembrava destinata unicamente a pochi prototipi di auto superlusso.
    Invece questa centrale, realizzata in collaborazione con Enel e istituzioni locali e regionali, è il coronamento di un ambizioso progetto. Ha una potenza di 16MW e l'energia prodotta sarà sufficiente per i bisogni energetici di 20.000 famiglie evitando le immissioni di anidride carbonica per 17.000 tonellate.
    Strategica la localizzazione dell'impianto. Infatti sorge nell'area adiacente al Petrolchimico di Porto Marghera dove l'idrogeno esce come sottoprodotto delle lavorazioni. Questo ha risolto il problema del reperimento dell'idrogeno, il quale ha un alto costo di produzione. Tutto questo permette la successiva produzione di energia elettrica e calore. Quest'ultimo, presente nei fumi di scarico, produce vapore ad alta temperatura che viene inviato alla vicina centrale a carbone per ampliarne il rendimento. Il procedimento è sostanzialmente privo di emissioni.
    Finalmente! Una ventata di innovazione e modernità. Il connubio tra ricerca ed enti pubblici è possibile e porta a risultati di prestigio.
    Auguriamoci che questo vento di progresso pulito continui a soffiare.

    domenica 1 agosto 2010

    Reperti...MOLTO romani!

    La rievocazione storica è terminata da circa un mese e mezzo, ma nel piazzale del centro ricreativo di Rustignè, dov’era stata allestita la caupona, sono rimaste numerose strutture e pezzi facenti parte dell’intera scenografia.
    La struttura nata come scuola, diventata alla chiusura della stessa magazzino, con l’arrivo dell’amministrazione Covre è stata pulita e ristrutturata, investendo per questo un bel po’ di denaro e data in gestione al gruppo che in quel momento rappresentava il paese di Rustignè.
    Gli sforzi dei volontari per sistemare il giardino e rendere vitale il centro ricreativo sono diventati inutili: ora il centro si è trasformato in una discarica abitata da ratti che vivono sotto le strutture rimaste nel giardino a pochi metri di distanza da un’altalena dove ormai i bambini non vanno più a giocare proprio per l’incuria lasciata.
    Per non parlare poi dei danni dopo l’ultimo forte temporale del 18 luglio che ha sparso rifiuti dappertutto, pezzi di telo che ora si trovano disseminati nei campi circostanti, una struttura che potrebbe cadere e magari ferire le persone che frequentano il centro ricreativo, che è sede di diverse associazioni.
    Spesso l’assessore Zorz, sia prima che durante la festa romana, come pure il sindaco Dalla Libera, erano presenti a Rustignè nei lori abiti romani… e ora dove sono finiti? Si presentano solo per stringere mani ed elargire sorrisi nella ricerca sfrenata del consenso!!! Ricordiamo che il prossimo anno Oderzo andrà al voto… anche se la campagna elettorale delle liste “civiche” del sindaco Dalla Libera non è mai finita. Vi chiederete perché civiche è virgolettato… beh per chi non lo sapesse o ancora fa finta di non vedere bene le cose il nostro sindaco ha militato nella vecchia Democrazia Cristiana, impronta che il sindaco non ha mai perso, e una volta eletto ha assegnato assessorati e cariche a Pdl e Pd, non nell’ottica di apertura a tutte le forze politiche, ma solo come pagamento dell’accordo elettorale sottobanco fatto per mandare a casa la Lega Nord nel 2006.
    E proprio per cercare voti e non scontentare nessuno fa finta di non vedere i problemi e lascia situazioni come quella del centro ricreativo di Rustignè.
    Un buon padre di famiglia non gestisce così le cose, ancora meglio se sono cose pubbliche. Non si coinvolgono e adoperano le associazioni per l’apparire personale e poi si scaricano lasciandole abbandonate, con numerosi problemi di logistica da risolvere.
    Le associazioni di volontariato sono un bene incomparabile per la nostra società, esse molto spesso arrivano dove le istituzioni non arrivano e, a Rustignè, queste tengono in vita una frazione troppo frequentemente dimenticata dal comune riempiendo la vita sociale del paese con molte manifestazioni e con un centro dove gli anziani si ritrovano la domenica per giocare a carte e a tombola e per questo devono essere valorizzate e sempre ringraziate.

    lunedì 26 luglio 2010

    ODERZO: STRANO FERMENTO URBANISTICO…PROVE TECNICHE PRE-ELETTORALI?

    A meno di un anno dalle elezioni comunali del 2011, ad Oderzo è iniziato uno strano fermento urbanistico.
    Sui quotidiani locali e sul sito internet del Comune sono presenti da giorni elenchi di opere che verranno cantierate prossimamente dai privati, in perequazione alle numerose varianti al PRG approvate dalla maggioranza durante i Consigli Comunali.
    Al di là delle motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale a muoversi a pochi mesi dal verdetto delle urne, la cosa discutibile è la leggerezza con la quale si concedono varianti al Piano Regolatore Generale, cioè variazioni rispetto a quanto appena pianificato per lo sviluppo organico di Oderzo.
    Il rischio concreto che la nostra città sta correndo è quello di vedere edifici commerciali e residenziali, spuntare qua e là, dove il privato lo richiede, alla faccia della pianificazione urbanistica globale.
    Se da un lato è vero che gli accordi pubblico-privato sono strumenti che possono produrre opere utili alla cittadinanza, dall’altro è fondamentale che l’Amministrazione Comunale, per portare a casa qualche opera pubblica, non svenda il territorio, ma utilizzi questi accordi nel rispetto di una pianificazione più ampia e nell’interesse di tutti i cittadini.
    In sostanza, l’Amministrazione sta approvando una serie di proposte di privati che offrono la realizzazione di opere pubbliche ma che portano varianti anche molto consistenti al PRG. Proprio il forte contrasto con la pianificazione urbanistica recentemente studiata, concordata e approvata ci rende dubbiosi su queste scelte. Non vogliamo veder vanificati gli anni di lavoro alla ricerca del PRG che garantisse uno sviluppo armonico e razionale degli spazi cittadini. Infatti quel PRG è stato redatto prestando ascolto alle richieste dei cittadini e delle varie associazioni operanti nel territorio comunale.
    (nella foto: ciò che l'attuale amministrazione prometteva nella campagna elettorale del 2006)

    venerdì 23 luglio 2010

    GLI ANTICHI “VENETI” TORNANO A CALALZO DI CADORE


    Sabato 24 e domenica 25 luglio presso Lagole di Calalzo di Cadore, avrà il via “Lagole Venetica”, manifestazione che cercherà di rievocare lo stile di vita di popolazioni di stirpe veneta le quali duemila cinquecento anni fa fondarono i primi nuclei abitativi alle sorgenti di acqua curativa di Lagole; i primi in Cadore ed in tutto il Veneto.
    La manifestazione prenderà il via alle 10.00 di sabato, sono previste visite guidate; spettacoli con tiro con l’arco, giavellotto e l’ascia; duelli rituali e la presentazione degli antichi mestieri.

    martedì 20 luglio 2010

    LOTTA AI MASSAGGIATORI ABUSIVI SULLE NOSTRE SPIAGGE

    In questi giorni il sottosegretario alla salute Martini ha rinnovato urgentemente l'ordinanza per vietare i massaggi in spiaggia; perchè il fenomeno è emergenza nazionale.
    Il sottosegretario ha dichiarato “la battaglia contro i “vu' massagià” è dovuto. Non ci sono margini di tolleranza. Dobbiamo ricordare ai nostri cittadini di non cadere in lusinghe e trappole a poco prezzo. La nostra salute va messa nelle mani della competenza riconosciuta. Gli episodi di irregolarità vanno segnalati, non è più tempo di voltarsi indietro”.
    “sessanta mila estetisti italiani La ringraziano” ha scritto la presidente dr. Angelica Pippo “per l'ordinanza emanata contro i massaggiatori sulle spiagge”.

    domenica 18 luglio 2010

    APPROVATA LA MANOVRA ECONOMICA…ORA PASSA AL VAGLIO DELLA CAMERA

    Nella mattinata di giovedì 15 Luglio,con 170 sì,i senatori hanno approvato la manovra fiscale, il documento passerà ora al vaglio della camera.
    Un testo di rigore che ha mantenuto invariato il saldo finale di 24.9 miliardi di euro, e che non solo contiene tagli alla spesa, ma anche numerose misure strutturali.
    Qui di seguito riportiamo una sintesi delle norme approvate:

    • blocco degli stipendi per i dipendenti pubblici;
    • aumento delle tariffe autostradali, da uno a due euro, ed introduzione del pagamento del pedaggio per la Salerno-Reggio Calabria e il raccordo anulare di Roma;
    • regolarizzazione degli immobili fantasma;
    • ritorno al 74% la soglia per accedere agli assegni di invalidità, ma aumento dei controlli per i falsi invalidi;
    • taglio di 8.5 miliardi in due anni a carico delle regioni, ma le più virtuose nel rispetto del patto di stabilità potranno godere di flessibilità nella scelta dei reparti in cui operare i tagli; i tagli a carico dei comuni per 3.7 miliardi e di 800 milioni di euro per le provincie;
    • lotta all'evasione fiscale con possibilità da parte dei comuni che collaboreranno di incassare il 33% delle somme recuperate;
    • fissati i nuovi estremi per la pensione: dal 2012 le donne del pubblico impiego andranno in pensione a 65 anni, dal 2015 l'età del pensionamento sarà adeguata alle aspettative di vita calcolate dall'ISTAT;
    • modificate le norme sulla libertà di impresa: per aprire un'attività sarà necessaria solo la SCIA (segnalazione di inizio attività), i controlli saranno effettuati entro tre mesi dalla comunicazione;
    • limitazione sulle assunzioni nel pubblico impiego ad eccezione dei corpi di polizia, dei vigili del fuoco e degli enti di ricerca;
    • taglio del 10% delle spese dei ministeri;
    • taglio del 20% delle “auto blu” che porterà a risparmiare quasi 1 miliardo di euro;
    • taglio degli stipendi dei manager pubblici: del 5% su redditi superiori a 90 mila euro e del 10% dei redditi superiori a 150 mila euro;
    • sospensiva del pagamento delle multe sulle quote latte fino al 31 dicembre 2010.
    Una manovra che cerca di eliminare gli sprechi aiutando comunque il Nord, ma che mai potrà dare i benefici che porterà il Federalismo Fiscale.
    Il capogruppo leghista Bricolo sul federalismo fiscale ha dichiarato”...siamo di fronte alla svolta decisiva, il passo successivo al Federalismo demaniale è il cuore della riforma: le tasse dei cittadini rimarranno finalmente sul territorio; un passaggio strategico che servirà a evitare gli sprechi e dare più servizi ai cittadini”.

    martedì 13 luglio 2010

    Mozzarelle blu e co. i consumatori italiani frodati

    Qualche settimana fa nelle tavole degli italiani sono comparse delle mozzarelle di una strana colorazione blu; non certo derivato da uno strano scherzo dei produttori che intendevano vendere un latticino al gusto “puffo”(con la crisi ogni fantasiosa idea può essere utile per i bilanci aziendali) ma prodotti altamente contaminati da batteri(Pseudomonas spp.) che moltiplicandosi producono sostanze colorate.
    Le mozzarelle provenivano da una società tedesca e, c’è da dire che, una così elevata contaminazione batterica è imputabile ad una scarsa qualità igienico sanitaria sia della materia prima, che dei locali di lavorazione per non parlare del sistema di distribuzione refrigerato.
    Ma perché il Paese deve importare prodotti, come le mozzarelle, che sono storicamente italiani?
    Causa la delicata questione delle quote latte, l’Italia si ritrova oggi a poter produrre solo poco più della metà del suo fabbisogno interno di latte ed è costretta quindi ad importare da paesi quali Germania, Francia, Austria, Polonia, Lituania, Slovenia, Ungheria; latte sterilizzato (UHT), semilavorati quali cagliate congelate, latte e caseina in polvere che vengono anche utilizzati per la produzione di latticini e formaggi.
    Attualmente il reg. CE 178/2002 (tracciabilità/rintracciabilità) non impone ai produttori di porre in etichetta il luogo di provenienza del latte, è per questo motivo che Luca Zaia nella sua precedente veste di Ministro delle Politiche Agricole, ha presentato una legge sulla etichettatura d’origine, con la quale diventerebbe d’obbligo per il produttore scrivere la provenienza della materia prima dei prodotti lattiero caseari, legge che ad oggi non è ancora stata approvata in Parlamento.
    Anche in Europa si è spesso discusso della etichettatura d’origine, ma i burocrati di Bruxelles fanno orecchie da mercante dimostrando così di stare dalla parte delle multinazionali, le uniche che traggono beneficio da questa situazione.
    Ancora una volta la Lega dimostra di stare dalla parte della gente a salvaguardia del territorio e dei prodotti italiani.

    PONTIDA 2010...BAGNATI MA SODDISFATTI!!

    Quella di quest'anno è stata una Pontida sicuramente bagnata per chi nello storico pratone c'è stato per la prima volta, ma non per chi è un abituale di questa grandiosa manifestazione...in molti ricorderanno infatti la Pontida del fango del 1997!
    La Circ.ne Opitergino-Mottense non poteva mancare allo storico raduno e così tutti "in marcia" all'alba delle 6.00 nonostante la minaccia del tempo.
    La manifestazione è stata nelle aspettative, grandiosa e ricca di nuovi spunti per le future battaglie della stagione politica autunnale.
    Dal palco i nuovi Governatori di Veneto e Piemonte hanno tracciato le linee guida dei programmi che attueranno per i loro cittadini.
    Grande acclamazione per il Ministro dell'Interno Roberto Maroni e per il suo incessante lavoro di lotta alla Mafia e all'immigrazione clandestina.
    Come da programma l'intervento conclusivo al Senatur Umberto Bossi che ha riscaldato gli animi dei suoi militanti e non.
    Nonostante la pioggia, notevole è stata la risposta del Popolo Padano: un fiume tra i numerosi gazebi delle associazioni del Movimento.
    Una vera e propria ricarica per affrontare le nuove sfide della politica di questo vecchio e malandato paese.