sabato 2 ottobre 2010

AVANTI FEDERALISMO!

Questa estate è stato dato il via libera del Consiglio dei Ministri al Decreto attuativo del federalismo fiscale riguardante i fabbisogni standard di Comuni e Province. Si tratta di una vera e propria svolta radicale!
Dal 2011 le spese dovranno essere programmate sulla base di «fabbisogni standard» non si seguirà più il criterio della spesa storica, con i suoi effetti noti... Chi più spende, più finanziamenti riceve, ma quando bastano i soldi? Una situazione che penalizza chi invece si impegna responsabilmente a ridurre la spesa pubblica. Finalmente tutto questo finirà.
Il decreto sui costi standard entrera' a regime entro 3 anni: un terzo sara' realizzato nel 2011, poi un terzo nel 2012 e un terzo nel 2013. Con il federalismo fiscale, la spesa relativa alle funzioni fondamentali di Comuni e Province sarà garantita attraverso tributi propri, compartecipazioni ed addizionali a tributi statali e regionali e la perequazione, che sostituiranno integralmente i trasferimenti statali.
Si tratta quindi di un passaggio graduale e definitivo il cui primo passo è capire a quanto ammonta la spesa da finanziare. Appunto calcolare il fabbisogno standard. L'incarico è stato affidato alla Sose (Società per gli studi di settore) che riceverà tutti i dati necessari dai Comuni e dalle Province, gli enti non collaboraranno saranno sanzionati con il blocco dei trasferimenti che ricevono. Lo schema di decreto legislativo di applicazione della legge sul federalismo fiscale è stato approvato dall'associazione dei Comuni, l'Anci, che ha giudicato positivi i criteri individuati per il calcolo dei fabbisogni standard.
Questi ultimi giorni sono importanti per una delle maggiori spese del bilancio regionale. Il 16 settembre il Governo ha presentato alla Conferenza delle Regioni la bozza di decreto Legislativo sui costi e i fabbisogni standard per la Sanità.
Brevemente il Decreto prevede l'individuazione di cinque Regioni virtuose,che abbiano garantito l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, in condizioni di efficienza e di appropriatezza, senza buchi nel bilancio. Sulla base di queste Regioni sarà calcolata la spesa sanitaria appropriata per poi calcolare, sulla base dei residenti, il finanziamento da concedere alle Regioni. Tutto questo per evitare che una stessa prestazione abbia notevoli differenze di costo, non sempre giustificate, tra le varie Regioni.
Ovviamente non sono mancate nè critiche nè perplessità, oltre a veri e propri attacchi a questa proposta. A questi vorremmo rispondere con le parole del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia:“il treno in corsa non deve fermarsi, e noi sul federalismo andremo avanti a 100 all’ora. Quando ti scotti con l’acqua calda - ha spiegato - hai paura anche di quella fredda. È un problema di fiducia, di credere che questa sia una grande partita. Sono inevitabili le fibrillazioni ma questa è l’ultima via per l’uscita del paese dal fango”.
I prossimi appuntamenti sono previsti probabilmente per il 4 ottobre, o il giorno successivo, con l'incontro tra i Presidenti delle Regioni ed esponenti del Governo mentre Giovedì 7 ottobre i Governatori torneranno a incontrarsi per una seduta ordinaria della Conferenza delle Regioni.
Il federalismo non si ferma!

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