martedì 13 luglio 2010

Mozzarelle blu e co. i consumatori italiani frodati

Qualche settimana fa nelle tavole degli italiani sono comparse delle mozzarelle di una strana colorazione blu; non certo derivato da uno strano scherzo dei produttori che intendevano vendere un latticino al gusto “puffo”(con la crisi ogni fantasiosa idea può essere utile per i bilanci aziendali) ma prodotti altamente contaminati da batteri(Pseudomonas spp.) che moltiplicandosi producono sostanze colorate.
Le mozzarelle provenivano da una società tedesca e, c’è da dire che, una così elevata contaminazione batterica è imputabile ad una scarsa qualità igienico sanitaria sia della materia prima, che dei locali di lavorazione per non parlare del sistema di distribuzione refrigerato.
Ma perché il Paese deve importare prodotti, come le mozzarelle, che sono storicamente italiani?
Causa la delicata questione delle quote latte, l’Italia si ritrova oggi a poter produrre solo poco più della metà del suo fabbisogno interno di latte ed è costretta quindi ad importare da paesi quali Germania, Francia, Austria, Polonia, Lituania, Slovenia, Ungheria; latte sterilizzato (UHT), semilavorati quali cagliate congelate, latte e caseina in polvere che vengono anche utilizzati per la produzione di latticini e formaggi.
Attualmente il reg. CE 178/2002 (tracciabilità/rintracciabilità) non impone ai produttori di porre in etichetta il luogo di provenienza del latte, è per questo motivo che Luca Zaia nella sua precedente veste di Ministro delle Politiche Agricole, ha presentato una legge sulla etichettatura d’origine, con la quale diventerebbe d’obbligo per il produttore scrivere la provenienza della materia prima dei prodotti lattiero caseari, legge che ad oggi non è ancora stata approvata in Parlamento.
Anche in Europa si è spesso discusso della etichettatura d’origine, ma i burocrati di Bruxelles fanno orecchie da mercante dimostrando così di stare dalla parte delle multinazionali, le uniche che traggono beneficio da questa situazione.
Ancora una volta la Lega dimostra di stare dalla parte della gente a salvaguardia del territorio e dei prodotti italiani.

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