giovedì 23 dicembre 2010

TANTI AUGURI DI UN FELICE NATALE E UN SERENO 2011



... il nostro fine, IL FEDERALISMO, per il quale stiamo combattendo da più di 20 anni, lo stiamo quasi raggiungendo, grazie ad Umberto Bossi e ai numerosi militanti e sostenitori che giorno dopo giorno portano avanti le istanze del nostro Movimento...un augurio quindi da parte nostra a tutti Voi, con l'auspicio che il 2011 sia l'anno del raggiungimento di quel fine e l'inzio di nuove battaglie, affrontate però con lo spirito che da sempre, ci caratterizza...

Sezione Lega Nord Oderzo

martedì 21 dicembre 2010

PER LA CASSAZIONE NON CI SONO LE "BELVE"

Nell'Agosto del 2007 a Gorgo ci fu la cruenta rapina che portò all'omicidio dei custodi della villa, i coniugi Pellicciardi. A seguito delle indagini sono stati arrestati 3 rapinatori: Naim Stafa, condannato all'ergastolo, Alain Bogdaneanu, il basista condannato a vent'anni di reclusione, e Artur Lieshi, suicidatosi in carcere.
Rimane l'ombra di un quarto complice rimasto sconosciuto, ipotesi poi scartata dagli investigatori.
Dopo due gradi di giudizio sul caso si è pronunciata la Suprema Corte di Cassazione che, da quanto si può aprendere da giornali e tv, ha confermato i reati di rapina e omicidio a carico degli imputati ma non ha ritenuto corretto il calcolo della pena fatto dai precedenti giudici. In particolare è stato contestato l'utilizzo dell'aggravante per aver agito con crudeltà e sevizie sulle vittime e il conseguente aumento di pena; per la Cassazione non doveva esser considerata. I motivi di questa decisione si potranno conoscere tra un pò, si può comunque presumere che non ci sia la certezza sull'autore delle torture. Di certo sarà la Corte di Appello di Venezia che, secondo le prescrizioni della Suprema Corte, dovrà rendere più "eque" le condanne, togliendo l'ergastolo a Stafa e riducendo gli anni di reclusione a Bogdaneanu.
È una sentenza che va contro il sentire comune, infatti a nessuno sembrava esagerato l'ergastolo per i delitti commessi e le modalità di realizzazione.
Sull'efferatezza degli omicidi non c'è alcun dubbio e lascia perplessi in molti il fatto che un reato così grave non sia punito con pene massime.
In tre hanno ideato e realizzato la rapina. E una rapina è sempre un gravissimo pericolo per la vita della vittima, tanto che l'omicidio è una conseguenza possibile e tutti ne sono responsabili. E dinanzi a un duplice omicidio spietato e crudele di vittime impossibilitate a difendersi la Giustistizia deve intervenire con forza e inflessibilità. Punire severamente chi con il proprio comportamento ha consentito il perpretarsi delle efferatezze sulle vittime e non ha fatto nulla per evitare patimenti spietati.

lunedì 20 dicembre 2010

STRAGE DI GORGO: il gruppo della Lega al Senato chiede al guardasigilli Alfano di verificare la sentenza della Cassazione

Riportiamo il testo del comunicato stampa con il quale il gruppo dei Senatori della Lega Nord ha fatto sapere di aver inoltrato, il giorno 6 dicembre 2010, un'interrogazione parlamentare, al Guardasigilli Alfano relativa alla sentenza della Cassazione sui fatti di Gorgo al Monticano.

"Non posso paragonare gli assassini di Gorgo alle bestie, perche' ho troppo rispetto per gli animali"; con questa citazione inserita nell'interrogazione al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, tutto il gruppo parlamentare della Lega Nord al Senato, primo firmatario Gianpaolo Vallardi, gia' sindaco di Gorgo al Monticano, chiede al ministro se è a conoscenza delle notizie di stampa e se ha elementi per confermarne la veridicità secondo cui la Corte di Cassazione con propria sentenza avrebbe annullato e rinviato in Corte d'Assise d'appello la condanna all'ergastolo per il sig. Naim Stafa e a vent'anni di reclusione per il Sig. Alin Bogdaneanu, colpevoli del duplice omicidio dei coniugi Pellicciardi uccisi il 21 agosto del 2007.
"La Corte di Cassazione - si legge nella interrogazione del gruppo della Lega Nord - sempre stando alle informazioni riportate dai mass media, avrebbe motivato l'annullamento della sentenza di primo grado confermata in corte d'assise d'appello e il rinvio in appello perchè la somma delle sevizie e delle crudeltà non costituirebbe aggravante in merito alla condanna comminata al sig. Naim Stafa e nel caso del Sig. Alin Bogdaneanu in quanto la pena comminata non sarebbe proporzionata al reato effettivamente commesso".
I senatori leghisti ricordano nella missiva ad Alfano "l'efferatezza, la violenza e la crudeltà con la quale furono barbaramente trucidati per futili motivi i coniugi Pellicciardi", e questo "ha provocato una ferita insanabile nel nostro Paese, e in particolar modo in provincia di Treviso con un senso di sconforto, di insicurezza e paura che tali delitti provocano nella cittadinanza, che possono attenuarsi soltanto con una risposta seria da parte dello Stato capace di assicurare alla giustizia i colpevoli e di comminare agli stessi condanne esemplari".
Si chiede ad Alfano una urgente "revisione del regime penitenziario anche alla luce di tale emblematico processo: non e' ammissibile che chi abbia cagionato un massacro con modalità così tanto efferate, non si veda applicare alcuna restrizione al regime carcerario come l'isolamento, la restrizione alla corrispondenza e i colloqui".
I senatori della Lega in proposito, fanno notare che il gruppo parlamentare ha presentato un ddl finalizzato ad estendere il regime di carcere duro previsto ex art. 41 bis c.p. anche agli autori di reati efferati come quello dei coniugi Pellicciardi o come il caso Sarah Scazzi".
Ad Alfano si chiede infine quali provvedimenti intenda adottare per garantire che "ai criminali assassini dei coniugi Pellicciardi sia comminata una pena congrua al delitto" e se lo stesso ministro non ritenga necessario promuovere e considerare favorevolmente iniziative legislative finalizzate a prevedere un carcere duro per tali omicidi.

Leggi il testo dell'interrogazione

martedì 14 dicembre 2010

" ..LA STORIA PRESENTA SEMPRE IL CONTO!" Grande successo la serata con Martinelli

La serata culturale di venerdì 10 Dicembre, organizzata dall’Associazione “Orgoglio Veneto” in collaborazione con la sez. Lega Nord di Oderzo (TV), con la speciale partecipazione del regista Renzo Martinelli, ha visto la presenza di un folto pubblico che ha accolto con entusiasmo il gradito ospite, invitato proprio per parlare della sua ultima fatica cinematografica in corso d’opera “11 Settembre”; il film, che uscirà nelle sale proprio l’11 settembre del 2012, racconta le gesta di un eroe ben poco conosciuto, ma che ha salvato l’Europa da una sicura islamizzazione: Padre Marco D’Aviano, un umile cappuccino la cui dote di grande predicatore e la sua venerazione per la Vergine Maria, ha portato l’esercito cristiano, composto da soli 70.000 uomini, a sconfiggere i 300.000 turchi nella storica battaglia di Vienna, proprio l’11 settembre del 1683.
La serata è stata la prosecuzione di una serie di incontri organizzati dalla stessa associazione, dedicati alla visione dei numerosi film del regista Martinelli (Porzûs, Vajont, Piazza delle Cinque Lune, Il mercante di Pietre..), ed è stata dunque un’ ottima occasione per la platea presente, per porre al regista domande sul suo ultimo progetto e sui precedenti lavori, le curiosità, gli aneddoti e su tutte le fasi dello sviluppo di una pellicola cinematografica.
La serata si è comunque incentrata sul tema principale, ossia l’espansione islamica in Europa: il confronto con la storia passata e gli avvenimenti nella società attuale.Un concetto fondamentale comunque è emerso: senza una presa di coscienza dell’intera società Europea, la cultura occidentale è destinata a soccombere sempre più e a scomparire definitivamente.
Come più volte ripetuto dallo stesso Martinelli:
"...i grandi sconvolgimenti della storia non arrivano con squilli di tromba e fanfare, ma silenziosamente e quando meno te lo aspetti ti ritrovi coinvolto in essi.
La storia alla fine, presenta sempre il conto!"

giovedì 9 dicembre 2010

COME LA GEOFISICA HA SALVATO DA SICURA DISTRUZIONE LA "MUTERA" DI COLFRANCUI


Fino ai primi anni '60 esistevano nel territorio trevigiano numerose piccole alture. Secondo l'opinione degli studiosi alcune di queste alture erano tumuli, altre luoghi destinati al culto, altre ancora antichi osservatori astronomici. La maggior parte di queste collinette è stata letteralmente rasa al suolo, quelle salvate si contano sulle dita di una mano.
La "Mutera" di Colfrancui si è salvata grazie ai risultati dell'indagine geofisica.
L'unico modo per evitare la distruzione della Mutera era quello di dichiararla struttura di interesse archeologico, ma occorrevano delle prove inoppugnabili. Si decise quindi di investigare la "Mutera" col metodo geofisico non invasivo denominato "Prospezione Magnetica". I risultati dell'indagine magnetica stabilirono la presenza all'interno della collinetta di una fornace, che il successivo scavo archeologico verificò essere di età romana. Lo scavo portò alla luce anche la sepoltura di un cavallo appartenuto ad un guerriero. La Mutera era salva.

venerdì 3 dicembre 2010

CONTRIBUTI ALL’OPITERGINO MOTTENSE PER LE ATTIVITÀ DEL CLERO E PER LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE

“Un sostegno concreto, vero, alle tante iniziative che promuovono anzitutto valori, rispetto ad attività che comunque sia costituiscono elemento di socializzazione”.
E’ il commento dell’assessore regionale Franco Manzato alla notizia dell’assegnazione di un contributo regionale destinate alla zona dell’opitergino mottense per la realizzazione di manifestazioni sportive o per la promozione, diffusione e pratica dell’attività sportiva.

In particolare, all’A.S.D. Pallamano di Oderzo sono andati 4 mila euro per la realizzazione del girone di qualificazione ai campionati mondiali femminili di pallamano 2011; altri 4 mila euro sono stati destinati al Moto Club Pradegal; un contributo di eguale entità è andato all’A.S.D. Scuderia Motor Group.
Infine 2 mila euro ciascuno sono andati ai seguenti gruppi sportivi: Sportivi Del Ponte A.S.D., A.S.D. Nuova Atletica 3 Comuni, Pedale Opitergino A.S.D..

Altri finanziamenti regionali sono andati pure a due parrocchie, nell’ambito del sostegno alle attività di culto e per lo svolgimento di attività senza scopo di lucro.
Alla Parrocchia dedicata alla Conversione di San Paolo Apostolo di San Polo di Piave sono stati assegnati 51 mila euro, mentre 20 mila euro sono stati destinati alla parrocchia di San Giacomo Apostolo di Colfrancui di Oderzo.