Abbiamo appreso questa mattina, la triste notizia della scomparsa di Gilberto Oneto, architetto ma soprattutto per chi conosce la Storia del Movimento, grande giornalista e scrittore.
Chi non ricorda le sue interessanti trasmissioni su Radio Padania Libera che concludeva con il motto "Sprofondi Roma, Roma sprofondi", o i suoi "Quaderni padani" di cui era direttore editoriale ed animatore, in cui ha saputo ben raccontare ed approfondire il rapporto tra territorio ed identità. Numerosi anche i suoi libri, molti in qualità di paesaggista, e molti altri legati alle identità dei Popoli, in primis quello Padano. "Bandiere di Libertà: simboli e vessili dei Popoli dell'Italia Settentrionale", "La strana unità: Risorgimento buono, inutile o danooso?" , "L'invenzione della Padania. La rinascita della comunità più antica d’Europa", ma anche "Pianificazione del territorio, federalismo e autonomie locali", "Manuale di pianificazione del paesaggio", "Paesaggio e architettura nelle regioni padano-alpine dalle origini al primo millennio".
"Un uomo intellettualmente onesto" come lo hanno definito in molti, e così ci piace ricordarlo.
Non ha mai smesso di credere nella causa dell'Indipendentismo, ed anche i suoi articoli più irriverenti e critici verso il Movimento, erano uno stimolo a non cambiare strada, a non farsi ammaliare dalle numerose e forse troppe sirene del panorama italico.
Vogliamo ricordarlo con queste parole che ben rappresentano l'anima indipendentista di Gilberto "Quel "Tricolore" che non vogliamo, è il simbolo dell'oppressione
religiosa e politica a danno dei tanti Popoli costretti nello Stato
italiano"....un'anima che speriamo anche da lassù, continui a guidarci nel cammino per ritrovare la nostra libertà come Popolo. Ciao Gilberto!
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