Abbiamo deciso di "rubare" questo divertente articolo di Alessandro Robecchi come augurio di Buon Natale e Buon 2013.
Un pezzo divertente e indicato per queste festività, che fa riflettere e che con ironia spiega perfettamente la situazione che l' italia e gli italiani stanno vivendo sulla propria pelle.
Ci sembrava un buon modo per Augurare a tutti voi un Sereno Natale con le Vostre Famiglie e un Felice (si spera) 2013...sperando che con il nuovo anno arrivino anche buone notizie!
*di Alessandro Robecchi
MAI PIU' SENZA: LA NUOVA "AGENDA MONTI 2013"
E’ il regalo di Natale che molti sognano e che verrà donato anche a chi
non lo vuole: l’Agenda Monti. Non si parla d’altro, non c’è oggetto più
desiderato, imitato, evocato, persino falsificato e venduto abusivamente
sulle bancarelle del PdL – parlandone da vivo – e del Pd. E’ il gadget
che non può mancare nel bagaglio dell’uomo politico italiano di destra,
centro, centrosinistra, sinistra moderata, nonché nelle filiali di
banca, centri decisionali piccoli, grandi e medi. Una vera febbre. Per
ricordare un simile boom di richieste bisogna riandare ai tempi del
Tamagochi o del primo I-phone. Già dalla caduta del governo dei tecnici
si sono formate grandi code di acquirenti, ognuno bramoso di sventolare
come un trofeo la sua Agenda Monti.
Ne esistono, ovviamente, molti
tipi. C’è quella lussuosa, rilegata in pelle di esodato. Ne esistono
circa 300.000 esemplari, anche se in un primo tempo il governo aveva
detto di averne stampate solo 65.000, poi 120.000: un piccolo imbroglio
sulla tiratura. Poi esistono edizioni meno costose e raffinate. Come
quella in dotazione ai dirigenti del Pd, che sostengono di tenerne
sempre sottomano una copia leggermente modificata rispetto
all’originale. Non manca la versione più popolare, naturalmente, in
formato tascabile, dedicata ai lavoratori dipendenti, ai precari, ai
salariati in genere, per i quali però l’Agenda Monti sarà obbligatoria, e
dovranno adottarla volenti o nolenti, chiunque sceglieranno alle urne.
Ma
quali sono le peculiarità di questo oggetto tanto desiderato e
ostentato dalla classe dirigente come uno status symbol e consegnato ai
cittadini come un’imposizione dell’Europa? Intanto, l’Agenda Monti non
ha domeniche, né sabati: si lavora sempre, perché pause e momenti di
relax sarebbero mal interpretati dai mercati. Le festività sono
pochissime. Tra queste, il 17 luglio (compleanno di Angela Merkel),
Sant’Anselmo protettore dei conti correnti, oltre alle date (variabili)
in cui bisogna effettuare il versamento del modulo F24, dell’Iva,
dell’Imu e altre sacre ricorrenze. Non mancano, come nei migliori diari
scolastici dedicati ai giovani e nei calendari popolari, piccole
massime, proverbi, spigolature e consigli pratici di bricolage: come
tagliarsi da soli la pensione, come aumentare la disoccupazione
giovanile, come prorogare i contratti precari che si era promesso di
regolarizzare addirittura con una riforma. Insomma, l’Agenda Monti si
configura come una sapiente via di mezzo tra il calendario di Frate
Indovino e un omaggio della banca.
Ma cosa determina il clamoroso
successo dell’Agenda Monti? Semplice. Intanto il fatto che nessun altro
ha un’agenda. Al PdL ne hanno una sì, ma è piena di appunti con le date
delle udienze, delle prescrizioni e di indirizzi dove far scappare i
testimoni. Al Pd ne hanno una con molte pagine bianche: la gara
d’appalto per decidere chi dovrà finire di stamparla è ancora aperta tra
la Tipografia Vendola e le Arti Grafiche Casini. L’Agenda Grillo è in
fase di stesura, ma già si sa che chi la prenderà in mano non potrà
scriverci quello che vuole: dovrà aspettare ferree direttive da Genova.
In sostanza, dunque, l’Agenda Monti è l’unica che abbiamo a disposizione
e questo – insieme all’aggressivo marketing elaborato in Europa – la
rende imprescindibile per la prossima legislatura. In effetti, un caso
di monopolio politico-economico di cui l’antitrust dovrebbe occuparsi.
Se non avesse, a sua volta, ricevuto il gentile omaggio di due Tir di
Agende Monti in edizione extralusso.
* tratto dal sito http://www.alessandrorobecchi.it/
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