lunedì 6 giugno 2011

Intervento dell'On. Luciano Dussin agli Industriali di Treviso: "...MENO CRITICHE SIGNORI...IMPARATE A CAMBIARE GUARDANDO AI VOSTRI ERRORI.."


Pubblichiamo di seguito, l'intervento del Sindaco di Castelfranco Veneto nonchè On. Luciano Dussin,(pubblicato su La Tribuna di mercoledì 1 Giugno) in merito alla marcia di protesta degli industriali di Treviso (Unindustria)tenutasi lo scorso 27 maggio allo stadio del rugby di Treviso.

"Hanno protestato. Hanno marciato. Hanno manifestato i loro problemi. Hanno sfogato la loro rabbia. Ma, hanno capito? Il riferimento è alle critiche degli industriali veneti, sfociate in queste ore in una marcia di protesta. Si lamentano, a ragione del sistema Italia. Pagano troppo.Denunciano che il costo del lavoro è troppo alto, e per questa e altre ragioni si trovano con costi fuori mercato. Ogni giorno chiudono aziende per colpe non loro...Chi resiste lo fa bruciando risparmi accumulati in altri tempi. Altri delocalizzano.
Europa dell'est,Cina, India, Tunisia, Vietnam, qualsiasi posto va bene, purchè sia lontano dall'Italia, e soprattutto dai suoi costi. E' vero, a generare questa crisi si è messa la globalizzazione, non guidata dalla politica, che ha generato la rincorsa al ribasso soprattutto a discapito dei diritti dei lavoratori. Su questo fenomeno è già stato scritto e discusso a lungo, la Lega Nord ne aveva previsto le conseguenze dieci anni fa, i sistemi politici, anche continentali hanno subito senza reagire, e oggi non resta che piangere. Però, nonostante tutto, in Padania, globalizzazione o non globalizzazione, avremmo potuto resistere alla grande. Purtroppo le regioni del Nord Italia devono mantenere le spese del resto del Paese. Il costo di questi salassi supera i 60 miliardi di euro l'anno. A questi aiuti, che non bastano mai visto che l'impunità al Sud genera sempre maggiori appetiti, dobbiamo aggiungere altri 15 miliardi l'anno che vanno ad aumentare il debito pubblico, che ovviamente ricade nei costi complessivi di "mantenimento" affrontati dalla Padania. Quindi, 75 miliardi di euro l'anno vengono sottratti alle aree produttive del Paese per essere bruciati in assistenzialismo, in posti di lavoro inventati, in spesa senza investimenti e quindi senza lavoro vero.Se questo esborso da far tremare i polsi fosse risparmiato, in Padania potremmo diminuire il costo del lavoro e ritornare ad essere competitivi alla grande. Concetto di una semplicità unica. Concetto compreso dai cittadini che votano Lega Nord nella speranza di ottenere l'indipendenza dal sistema Italia; non ancora compreso dalla maggioranza dei cittadini del Nord che comntinuano a sperare nel cambiamento votando per i partiti italiani; desolatamente non compreso dagli industriali che hanno protestato.
Spiace, ma è così. Nessuna parola da parte degli industriali contro i ladrocini, garantiti da maggioranze parlamentari trasversali, che rubano le ricchezze dei nostri territori. Anzi, da loro pervengono atteggiamenti servili verso i simboli dell'italianità, senza se e senza ma. Allora contro chi protestano questi signori? Mah. Viene da dire che non hanno capito nulla, non hanno capito che la libertà non viene concessa se prima non la si è conquistata, costi quel che costi. No, non l'hanno capito, peggio se fosse il contrario, perchè questo attesterebbe il loro servilismo al sistema. Meno critiche signori, imparate a cambiare guardando ai vostri errori, alleatevi alle politiche della Lega Nord, perchè evitando di sparare alla schiena ai propri alleati naturali, forse, qualche battaglia si potrebbe sperare di vincerla anche assieme."

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