venerdì 3 giugno 2011

CETRIOLI INFETTI: SE FOSSE COLPA DELLA CINA?

Sono anni oramai che sentiamo parlare di tossi-infezioni alimentari anche con casi eclatanti come quella di cui si sta parlando proprio in questi giorni.
Molteplici sono i fattori che portano all'accentuarsi e al diffondersi di patologie, anche mortali, legate all'ingestione di cibi contaminati da microrganismi patogeni per l'uomo: maggiori controllo da parte delle Autorità Sanitarie, maggiore efficenza dei test effettuati, maggiore diffusione di merci e di microbi data dalla globalizzazione e dalla chiusura delle frontiere.
Il caso dei cetrioli infetti, ma non è chiaro se siano realmente tali ortaggi i responsabili, ha portato alla morte di 17 persone in Germania, 1 in Svezia; le persone contagiate, al 31 maggio 2011, sono 1614 ma, per le autorità tedesche, potrebbero essere più di duemila.
Una vera e propria epidemia causata dall'ingestione di prodotti contaminati con grosse quantità di un microrganismo patogeno: Escherichia Coli variante O104:H4
E.coli è un patogeno di origine FECALE, vive all'interno dell'intestino umano e animale e, SOLO se in concentrazioni elevate colonizza gli intestini producendo una tossina che, in questo caso specifico ha portato alla sindrome emolitico-uremica, ed in generale distruge i villi intestinali.
Una cosa è interessante sapere di questo patogeno: ne esistono diversi sierotipi (indicati con lettere e numeri) e molti di questi sono confinati in alcune aree del Globo e riescono a diffondersi con lo spostamenti di merci e di persone.
Stranamente la scoperta di questo particolare sierotipo di E.coli è stata fatta dai ricercatori dell'Istituto di Genomica di Pechino su campioni provenienti dalla Germania.
La domanda sorge spontanea: perchè l'Europa manda dei campioni di un sierotipo particolare (per nostra sfortuna una variante modificata e altamente resistente agli antibiotici) di batterio proprio a Pechino? Forse perchè i prodotti contaminati provenivano direttamente dalla Cina e le Autorità tedesche speravano che i ricercatori cinesi conoscessero già questo particolare microrganismo? queste notizie fanno supporre che potrebbe essere andata proprio così...
Ovviamente le Autorità tedesche ed europee in generale non ammetteranno mai questo fatto, anche se le nostre supposizioni dovessero essere fondate per due buoni motivi:

  • la ferragginosa legislazione europea su igiene, tracciabilità, rintracciabilità ed ettichettatura alimentare che costa ogni anno alle aziende SERIE che cercano di attuarla nei migliore dei modi NON FUNZIONA! Meglio, funziona solo a piacimento dei Poteri Forti che assieme alle multinazionali gestiscono la circolazione mondiale delle merci;

  • le dogane europee sono un VOLUTO colabrodo e lasciano passare prodotti non consentiti e nemmeno garantiti e li eticchettano come prodotti europei e quindi, liberi di circolare nel territorio Europeo.

Ma come può fare il consumatore italiano a salvarsi? acquistando prodotti di STAGIONE che con più certazza arrivano dal nostro Paese, il quale, almeno sul lato dei controlli dei prodotti alimentari, è il migliore in Europa!

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