giovedì 9 giugno 2011

LEGA IN FESTA!



LEGA IN FESTA!!!
La Circoscrizione Opitergino Mottense vi aspetta

Venerdì 17 e Sabato 18 GIUGNO 2011
A San Michele di Piave (Cimadolmo) presso il capannone della Polisportiva Voluntas, in via Bortolina.

Apertura stand
alle ore 19:00

Saranno presenti i nostri sindaci e amministratori!



Ospiti d'onore:
Luca ZAIA - Presidente della Regione Veneto
Leonardo MURARO - Presidente della Provincia di Treviso
Gian Paolo GOBBO- Sindaco di Treviso e segretario regionale Lega Nord Liga Veneta
Sen. Federico BRICOLO - membro della commissione "Affari Esteri - Emigrazione" al Senato

SPARGETE LA VOCE, VI ASPETTIAMO!!!

lunedì 6 giugno 2011

Intervento dell'On. Luciano Dussin agli Industriali di Treviso: "...MENO CRITICHE SIGNORI...IMPARATE A CAMBIARE GUARDANDO AI VOSTRI ERRORI.."


Pubblichiamo di seguito, l'intervento del Sindaco di Castelfranco Veneto nonchè On. Luciano Dussin,(pubblicato su La Tribuna di mercoledì 1 Giugno) in merito alla marcia di protesta degli industriali di Treviso (Unindustria)tenutasi lo scorso 27 maggio allo stadio del rugby di Treviso.

"Hanno protestato. Hanno marciato. Hanno manifestato i loro problemi. Hanno sfogato la loro rabbia. Ma, hanno capito? Il riferimento è alle critiche degli industriali veneti, sfociate in queste ore in una marcia di protesta. Si lamentano, a ragione del sistema Italia. Pagano troppo.Denunciano che il costo del lavoro è troppo alto, e per questa e altre ragioni si trovano con costi fuori mercato. Ogni giorno chiudono aziende per colpe non loro...Chi resiste lo fa bruciando risparmi accumulati in altri tempi. Altri delocalizzano.
Europa dell'est,Cina, India, Tunisia, Vietnam, qualsiasi posto va bene, purchè sia lontano dall'Italia, e soprattutto dai suoi costi. E' vero, a generare questa crisi si è messa la globalizzazione, non guidata dalla politica, che ha generato la rincorsa al ribasso soprattutto a discapito dei diritti dei lavoratori. Su questo fenomeno è già stato scritto e discusso a lungo, la Lega Nord ne aveva previsto le conseguenze dieci anni fa, i sistemi politici, anche continentali hanno subito senza reagire, e oggi non resta che piangere. Però, nonostante tutto, in Padania, globalizzazione o non globalizzazione, avremmo potuto resistere alla grande. Purtroppo le regioni del Nord Italia devono mantenere le spese del resto del Paese. Il costo di questi salassi supera i 60 miliardi di euro l'anno. A questi aiuti, che non bastano mai visto che l'impunità al Sud genera sempre maggiori appetiti, dobbiamo aggiungere altri 15 miliardi l'anno che vanno ad aumentare il debito pubblico, che ovviamente ricade nei costi complessivi di "mantenimento" affrontati dalla Padania. Quindi, 75 miliardi di euro l'anno vengono sottratti alle aree produttive del Paese per essere bruciati in assistenzialismo, in posti di lavoro inventati, in spesa senza investimenti e quindi senza lavoro vero.Se questo esborso da far tremare i polsi fosse risparmiato, in Padania potremmo diminuire il costo del lavoro e ritornare ad essere competitivi alla grande. Concetto di una semplicità unica. Concetto compreso dai cittadini che votano Lega Nord nella speranza di ottenere l'indipendenza dal sistema Italia; non ancora compreso dalla maggioranza dei cittadini del Nord che comntinuano a sperare nel cambiamento votando per i partiti italiani; desolatamente non compreso dagli industriali che hanno protestato.
Spiace, ma è così. Nessuna parola da parte degli industriali contro i ladrocini, garantiti da maggioranze parlamentari trasversali, che rubano le ricchezze dei nostri territori. Anzi, da loro pervengono atteggiamenti servili verso i simboli dell'italianità, senza se e senza ma. Allora contro chi protestano questi signori? Mah. Viene da dire che non hanno capito nulla, non hanno capito che la libertà non viene concessa se prima non la si è conquistata, costi quel che costi. No, non l'hanno capito, peggio se fosse il contrario, perchè questo attesterebbe il loro servilismo al sistema. Meno critiche signori, imparate a cambiare guardando ai vostri errori, alleatevi alle politiche della Lega Nord, perchè evitando di sparare alla schiena ai propri alleati naturali, forse, qualche battaglia si potrebbe sperare di vincerla anche assieme."

venerdì 3 giugno 2011

CETRIOLI INFETTI: SE FOSSE COLPA DELLA CINA?

Sono anni oramai che sentiamo parlare di tossi-infezioni alimentari anche con casi eclatanti come quella di cui si sta parlando proprio in questi giorni.
Molteplici sono i fattori che portano all'accentuarsi e al diffondersi di patologie, anche mortali, legate all'ingestione di cibi contaminati da microrganismi patogeni per l'uomo: maggiori controllo da parte delle Autorità Sanitarie, maggiore efficenza dei test effettuati, maggiore diffusione di merci e di microbi data dalla globalizzazione e dalla chiusura delle frontiere.
Il caso dei cetrioli infetti, ma non è chiaro se siano realmente tali ortaggi i responsabili, ha portato alla morte di 17 persone in Germania, 1 in Svezia; le persone contagiate, al 31 maggio 2011, sono 1614 ma, per le autorità tedesche, potrebbero essere più di duemila.
Una vera e propria epidemia causata dall'ingestione di prodotti contaminati con grosse quantità di un microrganismo patogeno: Escherichia Coli variante O104:H4
E.coli è un patogeno di origine FECALE, vive all'interno dell'intestino umano e animale e, SOLO se in concentrazioni elevate colonizza gli intestini producendo una tossina che, in questo caso specifico ha portato alla sindrome emolitico-uremica, ed in generale distruge i villi intestinali.
Una cosa è interessante sapere di questo patogeno: ne esistono diversi sierotipi (indicati con lettere e numeri) e molti di questi sono confinati in alcune aree del Globo e riescono a diffondersi con lo spostamenti di merci e di persone.
Stranamente la scoperta di questo particolare sierotipo di E.coli è stata fatta dai ricercatori dell'Istituto di Genomica di Pechino su campioni provenienti dalla Germania.
La domanda sorge spontanea: perchè l'Europa manda dei campioni di un sierotipo particolare (per nostra sfortuna una variante modificata e altamente resistente agli antibiotici) di batterio proprio a Pechino? Forse perchè i prodotti contaminati provenivano direttamente dalla Cina e le Autorità tedesche speravano che i ricercatori cinesi conoscessero già questo particolare microrganismo? queste notizie fanno supporre che potrebbe essere andata proprio così...
Ovviamente le Autorità tedesche ed europee in generale non ammetteranno mai questo fatto, anche se le nostre supposizioni dovessero essere fondate per due buoni motivi:

  • la ferragginosa legislazione europea su igiene, tracciabilità, rintracciabilità ed ettichettatura alimentare che costa ogni anno alle aziende SERIE che cercano di attuarla nei migliore dei modi NON FUNZIONA! Meglio, funziona solo a piacimento dei Poteri Forti che assieme alle multinazionali gestiscono la circolazione mondiale delle merci;

  • le dogane europee sono un VOLUTO colabrodo e lasciano passare prodotti non consentiti e nemmeno garantiti e li eticchettano come prodotti europei e quindi, liberi di circolare nel territorio Europeo.

Ma come può fare il consumatore italiano a salvarsi? acquistando prodotti di STAGIONE che con più certazza arrivano dal nostro Paese, il quale, almeno sul lato dei controlli dei prodotti alimentari, è il migliore in Europa!

giovedì 2 giugno 2011

DOMANI I FUNERALI

Domani pomeriggio (venerdì 3 Giugno) alle ore 16.00 presso la Chiesa arcipretale di San Giorgio a Pordenone, si terranno i funerali dell'amico Marco Pirina.