giovedì 3 marzo 2011

FEDERALISMO MUNICIPALE "..Meglio o peggio per i nostri comuni?"

La conferenza "Federalismo municipale:...meglio o peggio per i nostri Comuni?" che si è tenuta lunedì 21 Febbraio scorso, presso l'Auditorium della Provincia di Treviso, ha riscosso un grosso successo di pubblico. L'affluenza è stata sopra le aspettative, l'auditorium si è presto riempito e c'è stato chi ha seguito la conferenza in piedi, nonostante fosse stata resa disponibile un'ulteriore sala al piano superiore.
Un successo dovuto certamente all'attualità del tema ma anche al calibro dei relatori: il Prof. Luca Antonini Presidente della Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale, il Sen. Paolo Franco, Lega Nord Padania, Vicepresidente Commissione Bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale, e il Sen. Marco Stradiotto, Partito Democratico, membro della Commissione Bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale; a fare gli onori di casa, il Presidente della Provincia Leonardo Muraro e il Sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo.
Con questo incontro pubblico, il primo di una lunga serie di convegni itineranti, si è voluto illustrare l'impatto effettivo che il Federalismo fiscale avrà in particolare sui comuni veneti.
La riforma, per arrivare alla sua definitiva attuazione, prevede il via libera ad otto decreti attuativi, e già questo aspetto fa capire l'importanza del Federalismo e del perchè sia considerata una delle più grandi riforma mai affrontate in Italia. Una rivoluzione questa, sentita dalle imprese, dagli enti locali e dagli stessi cittadini, come una necessità che permette finalmente di gestire nel territorio le risorse generate dal territorio stesso e di fermare il meccanismo della spesa storica: concetto secondo il quale chi spende di più riceve di più, senza verificare il perché di quella spesa.Un sistema ormai inadeguato che non responsabilizza gli amministratori e pecca di trasparenza della gestione. Diversamente, per mezzo del meccanismo della spesa standard, lasciando autonomia al Comune, questo si dovrà impegnare a razionalizzare le spese, seguire il criterio dell'economicità ed incentivare il territorio, così facendo si creeranno le basi per un alleggerimento della pressione fiscale.
Il primo passo è stato fatto con il Federalismo demaniale: indispensabile per una maggiore valorizzazione del patrimonio pubblico, un'opportunità per potenziare l'utilizzo di alcuni beni che sono trascurati o non utilizzati, come caserme o edifici in stato di abbandono, beni che non sono più dello Stato, ma diventano così proprietà degli enti locali che, senza aggiungere nuove tasse, potranno fare investimenti e recuperare le aree.
Il secondo decreto attuativo emanato è quello sui fabbisogni standard degli enti locali, di cui abbiamo già parlato, che, attraverso studi di settore elaborati da Sose spa, indicherà il costo efficiente di un servizio, per evitare che uno stesso esame clinico da una Regione all'altra lieviti al doppio, o più, del prezzo. I costi saranno pubblicati online dagli enti locali, permettendo il controllo da parte dei cittadini e garantendo la trasparenza sulle spese.
Il terzo decreto è quello Roma capitale, in attesa dell'attuazione della disciplina delle città metropolitane ( il decreto approvato in prima battuta prevede che il Consiglio comunale diventa Assemblea capitolina e sarà composta, da 48 consiglieri contro i 60 di oggi; i Municipi da 20 scendono a 15, gli assessori restano 12; il Sindaco potrà partecipare ai Cdm quando all’ordine del giorno ci sono provvedimenti che riguardano Roma).
Il decreto sul fisco municipale (approvato in data 2.03.2011) prevede l'assorbimento di alcuni tributi statali nelle imposte municipali propria e secondaria, oltre alla cedolare secca sui redditi di affitto (che passa al 19% e al 21% mentre oggi può arrivare al 40%) la riduzione delle imposte sui trasferimenti immobiliari; rimangono l'addizionale Irpef, l'imposta di scopo e l'imposta di soggiorno (queste due facoltative).
I Comuni avranno inoltre accesso all'anagrafe tributaria e al catasto elettronico e potranno far emergere l'evasione sugli immobili e sulle case mai accatastate, trattenendo una parte del gettito relativo all'immobile "scoperto". Con questo decreto dunque, viene smentita la teoria dell'aumento delle tasse.
Il sistema così delineato prevede un ruolo attivo per i cittadini, che potranno verificare le spese sostenute dal proprio Comune e valutare meglio l'operato dell'amministrazione.
Restano come punti da approvare: l'autonomia fiscale degli enti territoriali, che prevede di legare l'Iva al territorio dove è riscossa e i costi standard della sanità per evidenziare gli sprechi; la perequazione infrastrutturale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali e individuare gli interventi infrastrutturali necessari ed infine l'armonizzazione dei bilanci, affinché siano elaborati con metodologie contabili comuni a tutti e pubblicati su internet.
Una svolta però è rappresentata dai premi e sanzioni: a titolo di esempio il "fallimento politico" nel caso in cui la Corte dei Conti accerti la responsabilità del politico per il dissesto della sua Regione, Provincia o Comune, egli infatti sarà ineleggibile per dieci anni.
Quello del Federalismo è un processo ancora lungo, ma con l'approvazione di questi primi decreti, la strada per il cambiamento è già tracciata!


DOCUMENTAZIONE SCARICABILE:

Per consultare i documenti e l'audio integrale del convegno, basta collegarsi al seguente link: http://www.provincia.treviso.it/Engine/RAServePG.php/P/693110010300

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