martedì 21 settembre 2010

VOLONTA’ CHE…. LAMPEGGIA!


A tutti noi, a scuola guida, hanno insegnato che quando si è in presenza di semaforo giallo lampeggiante, ha la precedenza il veicolo con la destra libera.
Fin qui tutto facile, soprattutto se si parla di un semaforo posto su una strada poco trafficata, dove l’automobilista può rallentare, guardare a destra e sinistra e accingersi con tutta calma ad attraversare la sede stradale. Un po’ più complessa risulta la situazione quando a non funzionare correttamente è un semaforo posto su una strada principale fortemente trafficata.
Quest’ultima ipotesi è quella che si sta verificando proprio al semaforo sulla Postumia a Rustignè, il quale è da venerdì pomeriggio fermo sul giallo lampeggiante! La quantità di veicoli che transitano quotidianamente per quello svincolo stradale è pari a centinaia di migliaia di veicoli e ci sembra quantomeno improbabile che il traffico non possa risentirne, sperando ovviamente che non si verifichino, nel frattempo, dei spiacevoli incidenti fra veicoli.
In questi cinque giorni molti hanno atteso che la situazione venisse risolta, ma ancora nulla si è mosso dal comune; nessuno che si sia preoccupato di mandare dei tecnici a sistemare quel semaforo così fondamentale per la circolazione stradale di quel tratto di Postumia.
Speriamo, che anche al comune la voglia di fare smetta di lampeggiare e che si accenda, almeno in questa occasione, la luce VERDE!

mercoledì 15 settembre 2010

BUON COMPLEANNO PADANIA!

Il 15 Settembre 1996 a Venezia dinnanzi ad una folla di più di 100 mila persone, il Leader della Lega Nord Umberto Bossi proclamò la Dichiarzione d'indipendenza della Padania con la denominazione ufficiale di Repubblica Federale.
Oggi in occasione del 14° compleanno della Padania, vogliamo riproporre le parole e le immagini di quello storico giorno!


DICHIARAZIONE D'INDIPENDENZA:


"Noi, popoli della Padania convenuti sul grande fiume Po dall'Emilia, dal Friuli, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalle Marche, dal Piemonte, dalla Romagna, dal Sudtirol-Alto Adige, dalla Toscana, dal Trentino, dall'Umbria, dalla Valle d'Aosta, dal Veneto e dalla Venezia Giulia, riuniti oggi, 15 settembre 1996, in Assemblea Costituente affermiamo e dichiariamo:
Quando nel corso degli eventi umani diventa necessario per i Popoli sciogliere i vincoli che li legano ad altri, costituirsi in Nazione indipendente e sovrana ed assumere tra le nazioni della Terra il ruolo assegnato loro dal Diritto Naturale di Autodeterminazione, il rispetto che si deve all'opinione della Società Internazionale e dell'Umanità intera richiede che essi dichiarino le ragioni che li hanno costretti alla separazione.
Da tempo immemorabile abitiamo, dissodiamo, lavoriamo, proteggiamo ed amiamo queste terre, tramandateci dai nostri avi, attraversate e dissetate dalle acque dei nostri grandi fiumi;
Qui abbiamo inventato un modo originale di vivere, di sviluppare le arti e di lavorare;
Noi apparteniamo ad un'area storica, la Padania, che sotto il profilo socioeconomico è fortemente integrata al suo interno pur nella riconosciuta e rispettata diversità dei Popoli che la compongono;
Queste terre sono unite da legami tanto profondi quanto quelli delle stagioni che le governano, degli elementi che le plasmano, delle Genti che le abitano;
Noi quindi formiamo una comunità naturale, culturale e socioeconomica fondata su un condiviso patrimonio di valori, di cultura, di storia e su omogenee condizioni sociali, morali ed economiche;
La Padania è il nostro orgoglio, la nostra grande risorsa e la nostra unica possibilità di esprimerci liberamente nella pienezza delle nostre nature individuali e del nostro sentire collettivo;
La storia dello Stato italiano è diventata, al contrario, storia di oppressione coloniale, di sfruttamento economico e di violenza morale;
Lo Stato italiano ha sistematicamente occupato nel tempo, attraverso il suo apparato burocratico, il sistema economico e sociale della Padania;
Lo Stato italiano ha sistematicamente annullato ogni forma di autonomia e di autogoverno dei nostri Comuni, delle nostre Province e delle nostre Regioni;
Lo Stato italiano ha compromesso la serenità delle generazioni future della Padania, dilapidando enormi risorse in politiche truffaldine , assistenzialiste, clientelari e criminali che hanno portato la Padania e l'Italia in una situazione fallimentare ormai irreversibile;
Lo Stato italiano ha costretto con l'inganno i Popoli della Padania a soggiacere al sistematico sfruttamento delle risorse economico finanziarie prodotte dal lavoro quotidiano per sperperarle nei mille rivoli dell'assistenzialismo clientelare e mafioso del Mezzogiorno;
Lo Stato italiano ha deliberatamente tentato di sopprimere le lingue e le identità dei Popoli della Padania attraverso la colonizzazione del sistema pubblico di istruzione;
Lo Stato italiano ha imposto ai Popoli della Padania l'applicazione delle sue leggi inique attraverso una magistratura selezionata con criteri razzisti;
Lo Stato italiano ha cercato di dominare i Popoli della Padania affidando compiti e funzioni di ordine pubblico e di sicurezza a prefetti e forze di polizia garanti del più odioso centralismo coloniale;
Lo Stato italiano ha espropriato i popoli della Padania del loro potere costituente e si mostra sordo al grido di protesta che si alza sempre più alto;
Per queste ragioni
Noi siamo intimamente convinti che ogni ulteriore permanenza della Padania all'interno dei confini dello Stato italiano significherebbe lasciar spegnere lentamente ogni speranza di rinascita e annientare l'identità dei Popoli che la compongono:
Noi siamo consapevoli che la Padania libera ed indipendente diventerà il riferimento politico ed istituzionale per la costruzione dell'Europa delle Regioni e dei Popoli;
Noi siamo convinti che la Padania libera ed indipendente saprà garantire un contributo decisivo alla cooperazione, alla tolleranza ed alla pace tra i Popoli della Terra;
Noi oggi rappresentiamo, qui riuniti, l'ultima speranza che il regime coloniale romano che opprime la Padania possa presto finire;
NOI, POPOLI DELLA PADANIA
Poiché il coraggio e la fede di chi ci ha preceduto nella lotta per la libertà dei Popoli sono nostro retaggio e debbono indurci a farci irrevocabilmente carico del nostro destino;
Poiché vogliamo che i nostri atti siano guidati dal rispetto che dobbiamo a noi stessi, ai nostri avi ed ai nostri figli;
Poiché riconosciamo l'inalienabile potere sovrano di ogni Popolo a decidere liberamente con chi stare, come e da chi essere governato;
Poiché affermiamo il nostro diritto e la nostra volontà di assumere i pieni poteri di uno Stato, prelevare tutte le imposte, votare tutte le leggi, firmare tutti i trattati;
Poiché la Padania sarà tutti coloro, uomini e donne, che la abitano, difendono e la riconoscono, e poiché costoro siamo noi;
Poiché è infine giunta l'ora di avviare la grande impresa di far nascere questo nuovo Paese che noi battezziamo oggi con il nome Padania;
In nome e con l'autorità che ci deriva dal Diritto Naturale di Autodeterminazione e dalla nostra libera coscienza
Chiamando per voce delle nostre libere Istituzioni l'insegnamento di amore per la libertà e di coraggio dei Padri Padani a testimone dell'onestà delle nostre intenzioni


NOI, POPOLI DELLA PADANIA

solennemente proclamiamo:
LA PADANIA È UNA REPUBBLICA FEDERALE INDIPENDENTE E SOVRANA

A sostegno di ciò noi ci offriamo gli uni agli altri, a scambievole pegno, le nostre vite, le nostre fortune e il nostro sacro onore."

per vedere i video della dichiarazione di indipendenza (15.09.1996):

1^ parte

2^ parte

lunedì 13 settembre 2010

QUANDO UN POPOLO COME QUELLO PADANO CAMMINA, PIEGA LA STORIA

Anche quest'anno la Circoscrizione Opitergino-Mottense, ha partecipato alla "Festa dei Popoli Padani" in Riva degli Schiavoni a Venezia, una festa politica certo, ma anche un ritrovo fra miriadi di persone che hanno avuto l'occasione di passare del tempo insieme,confrontandosi e gustandosi la splendida giornata di sole.
Da un paio d'anni il mezzo utilizzato per raggiungere Riva degli Schiavoni è la motonave, quest'anno a bordo del "New Pirata", 150 sono state le adesioni, una grande compagnia unita dallo stesso ideale che ha attraversato il Sile per raggiungere poi la Laguna veneziana chiaccherando, giocando a carte, assaporando l'aria frizzantina di Settembre, mangiando dell'ottima sopressa e porchetta "de casada"(anche il buon cibo nostrano ci vuole per mantenere saldo lo spirito!)...e qualcuno, al ritorno,ha pure dormito.
Si sa, dietro una festa perfettamente riuscita c'è una macchina organizzativa imponente; per questo la Circoscrizione Opitergino-Mottense desidera ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e, che assieme agli altri padani, provenienti da Lombardia, Piemonte, Emilia, Romagna, ma anche dalle Marche, dall'Abruzzo e dal Lazio, hanno formato quel fiume di gente che univa un ponte all'altro, e che si è poi ritrovato sotto il palco della Manifestazione ad ascoltare i numerosi interventi degli esponenti politici.
In modo particolare vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere magnifica la giornata: dalla segreteria Provinciale,all'organizzativo della Circoscrizione, allo splendido "staff cucina" che con velocità e pazienza ha sfamato i 150 "naviganti".
La giornata è stata davvero speciale, perchè speciali sono le persone che ci hanno accompagnato.
GRAZIE A TUTTI!

giovedì 9 settembre 2010

"LA RICCHEZZA E' IL LUOGO DOVE SI VIVE"


Dopo le ultime dichiarazioni di Fini sul Federalismo, vogliamo proporvi l'ultimo articolo che il Sindaco di Pollica Angelo Vassallo, tragicamente ucciso in un agguato domenica 5 settembre scorso, scrisse al giornale L'Unità, articolo pubblicato dalla stessa testata a pag.7 di Martedì 7 settembre.

Un articolo che fa capire molto bene perchè il Federalismo sia una riforma necessaria soprattutto per il Sud d'Italia.

Crediamo sia la risposta più appropriata a chi ancora fatica a comprendere, o fa finta di non comprendere, che l'attuale "sistema Italia" così com'è, non può più funzionare...se la politica non cambia la rotta, sarà la stessa economia a farlo: è solo questione di tempo!

LINK ALL'ART.LO: "Vassallo: ricchezza è luogo dove si vive"..

sabato 4 settembre 2010

PREVENIRE… E’ MEGLIO CHE CURARE

Puntualmente ogni anno, con l’iniziare dell’esodo estivo si fa un gran parlare della sicurezza sulle strade un argomento che diventa ancora più importante proprio in occasione della fuga dalle città verso le località di villeggiatura. Autostrade affollate, code chilometriche che molto spesso portano con sé maxi tamponamenti.
Puntualmente ogni anno i telegiornali stillano classifiche su classifiche, mandano in onda servizi sul tema ed ogni anno immancabilmente gli incidenti non diminuiscono ma continuano inesorabilmente.
Il più delle volte le cause sono gli stessi comportamenti degli automobilisti che non rispettano le leggi del codice stradale, ma quante volte specie nelle strade locali, segnali poco visibili o strade che necessitano di manutenzione provocano incidenti?
Un esempio è di questi giorni proprio nel comune di Oderzo e precisamente all’intersezione tra Via Ronche di Sopra e Via Ronche di Sotto a Piavon, una segnalazione che ci è arrivata da dei cittadini che percorrendo in auto la strada sopraccitata ed effettuando la curva per imboccare Via Ronche di sotto si sono trovati di fronte un palo, sì, avete capito bene: un palo della segnaletica stradale.
Il palo, come si può vedere da foto allegata, non si trova sopra il marciapiede o vicino a quest’ultimo, ma ad almeno 30 cm di distanza e proprio sulla curva.
Il buonsenso ci dice che quella posizione è alquanto sbagliata e che il palo andrebbe subito spostato più vicino al marciapiede.
Un chiaro caso di come a volte, lo scorretto posizionamento della segnaletica stradale possa provocare incidenti coinvolgendo anche più mezzi.
Una segnalazione che vuol essere da suggerimento all’amministrazione comunale perché intervenga e metta in condizione di sicurezza quel tratto di strada.